Firenze – Un grande e partecipato corteo si è snodato nel centro del capoluogo toscano, con tante bandiere palestinesi e gente di tutte le età. Più di 5.000 persone hanno attraversato la città fino ad arrivare sul lungarno a poche centinaia di metri dal consolato americano. La comunità palestinese ha partecipato assai numerosa, ma anche le comunità migranti in genere hanno portato in piazza la loro solidarietà. Nel bel mezzo del sabato dello shopping dei saldi, la risposta all’incapacità dei governi di affrontare la situazione è stata importante.
I media taceranno ancora le vere ragioni del conflitto arabo-israeliano? La sensazione è che il silenzio imposto da israeliani e americani in quell’area non abbia scalfito la consapevolezza di aver perpetrato come occidentali una politica sbagliata e aggressiva, alleandosi con i tiranni e abbandonando i popoli arabi al loro destino. Dopo più di un decennio di "guerra giusta" in medio-oriente (solo se si vuol partire da Bush padre) la sconfitta della politica militare dei governi occidentali ha solo peggiorato la situazione. A farne le spese sono stati per primi i popoli occupati dell’afghanistan e dell’Iraq, poi i popoli senza stato, vedi Curdi e palestinesi (il conflitto in Libano del 2006 ha una complessità tale che sarebbe difficile rinchiuderlo in qualcuna di queste categorie, ma di sicuro la questione palestinese rimane una delle più forti vista la numerosa presenza di palestinesi).
Mentre le bombe cadono e la politica mostra tutta la sua impotenza, la gente comune scende in piazza, fa informazione e partecipa attivamente. Giornalmente vi sono iniziative in sostegno del popolo palestinese. Anche oggi in tutta Italia cortei e presidi. "La Palestina vincerà" era uno degli slogan pìù urlati. Speriamo.