Non solo Londra, ma anche Strasburgo. Oggi si apre il vertice Nato e già si sono verificati incidenti, con scontri tra manifestanti anti-Nato e polizia. Oltre 25 mila agenti erano già dislocati da giorni tra Francia e Germania, nelle città di Strasburgo, Kehl e Baden Baden. Nei mesi scorsi gli uomini Nato hanno proceduto alla schedatura di
oltre 40.000 abitanti nelle zone del vertice. Hanno installato
telecamere di sorveglianza in ogni dove di Strasburgo, militarizzato i
perimetri.
Bloccato
anche il traffico navale sul Reno. Aerei radar (Awacs) della Nato
pattuglieranno i cieli.
Hanno persino imposto che venissero tolte le bandiere della
pace dai balconi.
Fortino della protesta anti-nato un controvertice, con
manifestazioni – la più grossa dovrebbe essere sabato – ma anche con
incontri, dibattiti, seminari.
Ieri la Polizia ha pretestuosamente fermato e bloccato, proprio davanti al campeggio
degli attivisti, molti manifestanti per "controlli d’identità". Sono
stati lanciati lacrimogeni. Dall’altra si è risposto con pietre. Subito
le forze militari hanno inviato sul posto elicotteri, creando – forse
come è loro abitudine – una vera e propria atmosfera da guerra.
alsaziana, e 105 persone sono
ancora in stato di fermo. Possono restare in detenzione 48 ore prima di
essere formalmente incriminati. (Rainews24)
Oggi, in città, per adesso regna la calma: traffico vietato, strade praticamente deserte.
I leader della Nato (Obama e Sarkozy sono già arrivati), si ritrovano per una due giorni a Baden Baden e Kehl in Germania e a Strasburgo in Francia per celebrare il sessantesimo compleanno dell’Alleanza atlantica, il ritorno della Francia nella struttura militare integrata, e l’ingresso di Croazia e Albania.
Ma al di là dei festeggiamenti il vertice deve occuparsi del rilancio della strategia in Afghanistan e della ripresa dei rapporti con la Russia, favoriti dal disgelo celebrato a londra tra Obama e il capo del Cremlino Dmitri Medvedev.
Per l’Afghanistan, gli Usa hanno gia’ annunciato l’invio di 17.000 soldati
aggiuntivi, altri paesi a Strasburgo dovrebbero annunciare propri
contributi, tra cui l’Italia, che ha gia’ annunciato l’invio
di un battaglione aggiuntivo (4-500) nella regione occidentale di cui
e’ responsabile, e nella quale sono gia’ presenti 1.800 militari,
piu’ 250 limitatamente alle elezioni di agosto. Tra gli altri
ad aumentare i contributi dovrebbero essere la Francia, l’Olanda, e
il Portogallo. Alla Nato si dicono comunque "ottimisti" che
alla fine i necessari 4 battaglioni aggiuntivi si troveranno.
Per qunto riguarda i rapporti con la Russia, alla ministeriale Nato del 5 marzo
scorso a Bruxelles gli alleati hanno formalmente deciso la ripresa
ufficiale degli incontro del Consiglio Nato-Russia, subito dopo
questo vertice, dopo il congelamento dei rapporti legato alla guerra
in Georgia dello scorso agosto. "Si tratta – spiega un alto
diplomatico – di ricostruire pazientemente il rapporto con la
Russia, in paralleo con il ristabilimento di buone relazione tra
Washington e Mosca. Sono molti i temi che interessano Nato e Russia,
come l’Afghanistan, il terrorismo, la lotta alla pirateria. Del resto
temi spinosi come il possibile ingresso nella Nato di Ucraina e
Georgia, spiegano alla Nato, hanno "perso accelerazione". A
Strasburgo non si dovrebbe parlare invece dell’altro elemento di
controversia, lo scudo antimissile Usa progetto dall’ex
presidente George W. Bush.
I documenti conclusivi attesi sono tre: una dichiarazione sull’Afghanistan, un corposo comunicato stampa finale in una cinquantina di paragrafi e una dichiarazione sulla sicurezza atlantica, "Das", che sarà il documento politicamente più interessante.
Negli ultimi giorni si è lavorato ad un testo agile "una pagina e mezza, una decina di paragrafi" spiega la fonte diplomatica, che illustrerà le priorità dell’alleanza.
Parlerà di allargamento, di Russia, dell’articolo 5 (quello sull’obbligo di difesa degli alleati), del disarmo, della deterrenza, dei rapporti con l’Onu e la Ue, delle minacce esterne, dell’Afghanistan.
Ci sarà poi un ultimo paragrafo dedicato alla riforma strategica della Nato, che dovrebbe affidarne il disegno ad un gruppo di "esperti" esterni, un progetto che richiederà almeno 18 o 24 mesi. (Repubblica, 3 Aprile)
Zeliha P.