GENOCIDIO DEI ROM: PER NON DIMENTICARE

UNA SERATA AL REBELDIA di Pisa L’8 FEBBRAIO PROSSIMO

Giorno della Memoria, Mese del Ricordo: sono moltissime le iniziative
promosse in questo periodo, a Pisa come in tutta Italia, per non
dimenticare lo sterminio che il regime nazista programmò scientificamente

contro ebrei, omosessuali, oppositori politici, dissidenti religiosi e
comunità definite razzialmente inferiori, forse per la prima
volta, le celebrazioni dedicano ampio spazio anche al Porrajmos, il
genocidio dimenticato degli zingari: nei campi di sterminio nazisti, è
bene infatti ricordarlo, sono morti più di mezzo milione di Rom. 

Al Porrajmos – parola che nella lingua dei Rom e dei Sinti indica il
genocidio – è dedicata la serata organizzata da Africa Insieme e Rebeldia
per l’8 Febbraio prossimo, con lo spettacolo di Pino Petruzzelli dal
titolo Zingari: l’Olocausto Dimenticato.
Pino Petruzzelli, regista e attore di fama nazionale, dirige artisti quali
Pino Cacucci, Mauro Pirovano e Antonella Ruggiero, ed è direttore di
alcuni importanti Festival Teatrali in Liguria. Lo spettacolo Zingari:
l’olocausto dimenticato, presentato nel corso della trasmissione Terra!
di Canale 5, vuole essere un viaggio alla scoperta di una pagina di storia
che non trova spazio nei testi scolastici: un genocidio dimenticato,
appunto, così come dimenticati sono stati i risarcimenti agli zingari
perseguitati durante il nazismo.
Come spesso accade, il filo della memoria storica si intreccia con
l’attualità. Oggi, pur in contesto assai lontano – per fortuna – da
quegli eventi, i Rom sono oggetto anche in Italia di diffuse
discriminazioni ed esclusioni. I gruppi definiti come “zingari” sono
privati dei diritti più elementari: casa, lavoro, assistenza sanitaria,
scolarizzazione dei minori. Prevale ancora il pregiudizio che lega i Rom al
nomadismo, ai furti, ai comportamenti contrari alle regole della convivenza
civile, allo sfruttamento dei bambini. E i reati in cui sono coinvolti
alcuni Rom non vengono attribuiti alla responsabilità individuale delle
singole persone – come imporrebbe la legge -, ma ascritti all’intera
comunità Rom e Sinta.
Ne abbiamo avuto un esempio nella%2

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