Perchè i iministri Alfano e La Russa intervengono a solidarizzare con CC e guardie carcerarie?? Il coordinamento antifascista e antirazzista invita le forze democratiche a intervenire con presidi davanti alla prefettura.
La lista è così lunga da rimepire le enciclopedie: stiamo parlando delle morti in carcere. La cronaca locale si ricorderà dell’uccisione di Franco Serantini o di Marcello Lonzi, morti per le quali nessuno ha pagato!
Stefano Cucchi aveva 31 anni, fermato dai carabinieri per droga il 15 ottobre scorso a Roma, al Parco degli Acquedotti,è morto il 22 mattina nell’ospedale Pertini dopo alcuni giorni di detenzione nel carcere di Regina Coeli.
Le immagini del corpo di Stefano, sul tavolo autoptico, parlano da sole: un cadavere dal volto devastato, l’occhio destro rientrato, l’arcata sopraccigliare sinistra gonfia in modo abnorme e la mascella fratturata.
Dopo l’arresto, Stefano è stato trasferito a Regina Coeli e ivi sottoposto alla visita medica che evidenziò "la presenza di ecchimosi sacrale coccigea, tumefazione del volto bilaterale orbitaria, algia della deambulazione e arti inferiori".
Al medico del carcere Stefano ha riferito di una caduta accidentale dalle scale, una scusa classica per occultare i selvaggi pestaggi subiti nei carceri e in caserma.Ovviamente nessun familiare o amico ha parlato con Stefano e il suo corpo restituito ai gentori solo dopo alcuni giorni.
E il Governo che fa?
Il ministro della difesa, La Russa, afferma che i carabinieri sono stati “corretti” uguale dichiarazione viene rilasciata dal Ministro della giustizia (!), Alfano, rispetto ai poliziotti penitenziari, la procura di Roma in qualche modo si adegua, formulando imputazione contro “ignoti” (ma allo stato dei fatti si tratta davvero di assassini “ignoti”?) per omicidio “preterintenzionale”.
E se sono “ignoti” gli omicidi e quindi non se ne possiedono le dichiarazioni relative al capo di imputazione, né si possiedono testimonianze su quel fatto, come si fa a imputarli di preterintenzionalità?
Alcuni parlano di stato di diritto e di diritti umani, ma di quale dirittto parliamo se nelle nostre carcericaserme si continua morire?
Dov’è il diritto quando si approvano pacchetti sicurezza e si tace sulla morte di centinaia di migranti lasciati affogare in mare?
Dov’è il diritto e la giustizia quando ogni giorno muoiono 4 lavoratori?
Dov’è il diritto quando la giustizia sociale viene calpestata?
Sia fatta giustizia sulle morti carcerarie
Basta legislazioni di emergenza!
Liberi, Liberi tutti!
COORDINAMENTO TOSCANO ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA