Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato di Ingegneria Senza Frontiere, in merito ai fatti accaduti la notte tra il 6 e il 7 novembre, all’interno della festa al Polo Porta Nuova.
L’Associazione di volontariato Ingegneria Senza Frontiere Pisa-ONLUS sente la necessità di fare chiarezza sulla
rissa avvenuta nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 novembre scorsi, al termine della festa organizzata al Polo Porta
Nuova, con l’intento di raccogliere fondi destinati ai progetti di cooperazione in paesi in via di sviluppo, che
l’Associazione promuove e realizza. Intendiamo esprimere la nostra profonda solidarietà verso quanti hanno
subito danni fisici o morali, in seguito all’intollerabile manifestazione di violenza che ha avuto luogo venerdì.
Crediamo anche doveroso fornire un resoconto preciso dei fatti alla cittadinanza, al fine di permettere alle
istituzioni di individuare le cause reali di simili accadimenti ed elaborare strategie per prevenirli e fronteggiarli.
L’Associazione di volontariato Ingegneria Senza Frontiere Pisa-ONLUS sente la necessità di fare chiarezza sulla
rissa avvenuta nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 novembre scorsi, al termine della festa organizzata al Polo Porta
Nuova, con l’intento di raccogliere fondi destinati ai progetti di cooperazione in paesi in via di sviluppo, che
l’Associazione promuove e realizza. Intendiamo esprimere la nostra profonda solidarietà verso quanti hanno
subito danni fisici o morali, in seguito all’intollerabile manifestazione di violenza che ha avuto luogo venerdì.
Crediamo anche doveroso fornire un resoconto preciso dei fatti alla cittadinanza, al fine di permettere alle
istituzioni di individuare le cause reali di simili accadimenti ed elaborare strategie per prevenirli e fronteggiarli.
La festa si è svolta in modo tranquillo con un discreto afflusso di pubblico, che ha peraltro dimostrato di
apprezzare le nostre attività e il fine stesso della serata. Purtroppo, però, poco prima delle 3 del mattino, a luci già
accese e quando ormai era stata annunciata la fine della musica, all’interno del Polo Porta Nuova si è scatenata
una rissa, aggravata poi dall’arrivo di individui in possesso di armi come manganelli telescopici, cinghie e catene.
Il possesso di queste armi svela in maniera inopinabile l’intento premeditato di compiere azioni estremamente
violente.
apprezzare le nostre attività e il fine stesso della serata. Purtroppo, però, poco prima delle 3 del mattino, a luci già
accese e quando ormai era stata annunciata la fine della musica, all’interno del Polo Porta Nuova si è scatenata
una rissa, aggravata poi dall’arrivo di individui in possesso di armi come manganelli telescopici, cinghie e catene.
Il possesso di queste armi svela in maniera inopinabile l’intento premeditato di compiere azioni estremamente
violente.
Gli studenti intervenuti alla festa, al momento di uscire, si sono trovati di fronte una banda organizzata, armata e
compatta. Persone senza alcuna colpa o relazione con quest’ultima si sono trovate spiacevolmente coinvolte.
L’associazione non è riuscita in alcun modo, non avendo peraltro il titolo per farlo, a contenere la rissa; la
vigilanza, fornita dall’Università e presente agli eventi per circa la metà della rissa, non ha partecipato ai tentativi
di sedarla.
compatta. Persone senza alcuna colpa o relazione con quest’ultima si sono trovate spiacevolmente coinvolte.
L’associazione non è riuscita in alcun modo, non avendo peraltro il titolo per farlo, a contenere la rissa; la
vigilanza, fornita dall’Università e presente agli eventi per circa la metà della rissa, non ha partecipato ai tentativi
di sedarla.
L’intervento delle forze dell’ordine non è stato, purtroppo, sufficientemente tempestivo ad evitare circa
una decina di contusi e il ferimento grave di un ragazzo, tuttora ricoverato in ospedale. Nella realtà dei fatti, i
picchiatori, riconosciuti artefici dell’aggressione, sono stati messi in fuga, non da noi, non dalla vigilanza, non
dalle forze dell’ordine, ma dal suono della sirena della prima ambulanza.
una decina di contusi e il ferimento grave di un ragazzo, tuttora ricoverato in ospedale. Nella realtà dei fatti, i
picchiatori, riconosciuti artefici dell’aggressione, sono stati messi in fuga, non da noi, non dalla vigilanza, non
dalle forze dell’ordine, ma dal suono della sirena della prima ambulanza.
L’Associazione si augura che le istituzioni e i mezzi di informazione non vogliano ignorare quanto è successo e
tanto meno sminuirlo classificandolo come una "normale" rissa tra studenti ubriachi: ritiene infatti che si tratti di
un evento grave, che apre molte domande sulla tutela della sicurezza in luoghi pubblici cardine della società, dove
avviene la formazione dei giovani, sia nei momenti di studio che di svago.
tanto meno sminuirlo classificandolo come una "normale" rissa tra studenti ubriachi: ritiene infatti che si tratti di
un evento grave, che apre molte domande sulla tutela della sicurezza in luoghi pubblici cardine della società, dove
avviene la formazione dei giovani, sia nei momenti di studio che di svago.
L’Associazione spera anche che si indaghi alacremente su questo episodio, certamente per individuare i
responsabili, accertare le responsabilità tutte e, con urgenza anche maggiore, comprendere i fenomeni sociali che
stanno alla base di quanto accaduto.
Intendiamo infine ribadire che non solo ci consideriamo estranei ai fatti, ma anzi ci sentiamo parte lesa: le
immagini di cui siamo stati testimoni hanno lasciato delle ferite che nessun punto al pronto
soccorso riuscirà a ricucire.
responsabili, accertare le responsabilità tutte e, con urgenza anche maggiore, comprendere i fenomeni sociali che
stanno alla base di quanto accaduto.
Intendiamo infine ribadire che non solo ci consideriamo estranei ai fatti, ma anzi ci sentiamo parte lesa: le
immagini di cui siamo stati testimoni hanno lasciato delle ferite che nessun punto al pronto
soccorso riuscirà a ricucire.
In fede,
Ingegneria Senza Frontiere Pisa – ONLUS