La principale preoccupazione dei managers della sanità è di conservare i loro alti stipendi facendo le scarpe ai loro colleghi. La bravura e l’efficienza di un servizio è data dall’aumento dei carichi di lavoro, dalla riduzione del personale, dal mancato utilizzo dello straordinario, non importa poi se nelle corsie gli organici sono ridotti all’osso, se l’utenza subisce servizi peggiori, se le fila agli sportelli sono sempre più lunghe.
I malati e i lavoratori sono solo dei numeri, statistiche e come tali vengono trattati.
Non ci sono ragioni di campanilismo tra i vertici della Azienda Ospedaliera e della asl pisana e fiorentina, l’obiettivo è di assecondare la riduzione delle spese sanitarie della Regione Toscana e presentarsi ai tavoli del Governo come i risparmiatori.
Il numero di Infermieri e di OSS a Pisa è di gran lunga inferiore alle reali necessità, ci sono situazioni di gravissimo disagio come al Pronto soccorso, chirurgia generale, psichiatria….(la lista sarebbe troppo lunga!!)
La direzione ospedaliera non sostituisce le gravidanze, le lunghe assenze per motivi di salute, da anni non vengono rispettati gli accordi con la Rsu sulle dotazioni organiche.
Il risparmio dei costi deriva quindi dai carichi di lavoro, dall’aumento della nostra produttività. I tempi del lavoro sono cresciuti cosi’ come gli straordinari, in molti casi tra un turno e l’altro non si rispettano neppure le 12 ore di stacco previste dalle normative sugli orari di lavoro.
Non si contano le lettere inviate dai lavoratori, dalle lavoratrici di interi reparti che invocano assunzioni e sostituzioni. Non si contano le proteste di molti utenti che hanno chiesto maggiore personale specie nei reparti dove viene richiesto un rapporto più stretto con l’utenza.
E’ evidente che si sta giocando sporco sulla pelle del personale: per apparire come grandi risparmiatori si taglia il personale fino all’inverosimile. Deve accadere qualche disgrazia per rendersi conto che la situazione è ormai insostenibile??
Cobas Sanità-Pisa