Stamani, presso il Polo Marzotto, si è tenuta l’assemblea sindacale dei lavoratori delle biblioteche dell’Ateneo pisano. Per la prima volta hanno potuto prender parte al dibattito anche i lavoratori esternalizzati – di solito impiegati a tappare i buchi lasciati proprio dagli strutturati impegnati nelle attività sindacali, come se questi lavoratori non facessero parte del personale bibliotecario.
Questo è sicuramente un passo importante, anche perché i recenti tagli e quelli che verranno in futuro condizionano per primi questi lavoratori che rischiano il posto o drastiche riduzioni dell’orario lavorativo con conseguenze facilmente intuibili sui già magri stipendi.
L’incontro ha visto la partecipazione anche dell’assemblea per la salvaguardia delle biblioteche: questa, composta da studenti, ricercatori precari e alcuni lavoratori tra esternalizzati e strutturati, si è mossa già dallo scorso anno contro i tagli inferti dal nostro ateneo al sistema bibliotecario e per la difesa dei posti di lavoro di alcuni lavoratori esternalizzati.
Durante il dibattito si è cercato di fare il punto sull’ attuale situazione di disagio che stanno vivendo le biblioteche, pesantemente colpite dai tagli previsti nel bilancio, e si è cercato anche di capire quali potrebbero essere gli scenari futuri per queste strutture.
Molte le denunce da parte dei lavoratori delle drammatiche scelte che sono avvenute in questi ultimi mesi, come il mancato rinnovo di molti abbonamenti a numerose riviste soprattutto in ambito letterario, e la generale difficoltà a garantire i servizi essenziali.
A fronte di tutto questo e del mancato accoglimento delle istanze dei lavoratori da parte delle istituzioni universitarie-basti ricordare che si era tenuta a giugno la commissione quinta sulle biblioteche allargata al personale che vi lavora e che non era stato dato seguito a questa in sede di senato accademico e cda-le varie componenti hanno deciso di stilare un documento di denuncia che sarà reso pubblico nei prossimi giorni.
Inoltre, visto che si è finalmente riusciti ad avere un momento di confronto tra più realtà che vivono il mondo delle biblioteche, si auspica anche la nascita di un percorso di informazione e sensibilizzazione che veda la partecipazione degli studenti insieme ai lavoratori, per coinvolgere tutta la cittadinanza su questo tema e convincere la governance dell’ateneo pisano a cambiare rotta.
Leila