Vizio di famiglia: agenti della polizia penitenziaria sfruttavano transessuali e ”lucciole”

E allora è proprio un vizietto. Dopo settimane di viscide discussioni mediatiche frutto dell’assurda vicenda che ha riguardato l’ex presidente della Regione Lazio, ecco la nuova "scoperta" avvenuta a Livorno: poliziotti penitenziari (con mogli al seguito) del Carcere delle Sughere, con tranquillità affittavano alloggi a prostitute e migranti non in regola.

A conferma dell’enorme business che la famigerata Legge Bossi-Fini ha creato a scapito dei più deboli e indifesi, i poliziotti sono stati denunciati per sfruttamento della prostituzione. La cosa farebbe ridere se non fosse che di mezzo ci sono vite umane umiliate quotidianamente da chi porta la divisa.

Si potrebbe dire che questi agenti erano tutto casa, chiesa e lavoro. 

C.Muraglione

(ANSA) – LIVORNO, 4 DIC – Due agenti della polizia penitenziaria del carcere delle Sughere sono stati arrestati con l’accusa di sfruttamento della prostituzione.Sono stati bloccati dalla squadra mobile, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Denunciata anche la moglie di uno dei due. In manette un agente di 45 anni e uno di 34: avrebbero subaffittato appartamenti a trans brasiliani e ‘lucciole’ e avrebbero favorito la permanenza in Italia di clandestini.

Questa voce è stata pubblicata in Politica interna. Contrassegna il permalink.