Nove Novembre Duemilasette: Sciopero Generale


Venerdì
9 Novembre, quasi 2 milioni di lavoratori appartenenti a tutti i settori
produttivi della nostra penisola hanno incrociato le braccia; quattrocentomila
i lavoratori divisi in venticinque distinte manifestazioni.

Anche
a Firenze durante lo sciopero si è svolto

un corteo di circa 2000 persone che
partendo da piazza S. Marco ha raggiunto la stazione di Santa Maria Novella.

Il corteo ha percorso i viali bloccando di
fatto la viabilità principale della città, durante il percorso sono state
ricordate le principali vertenze sindacali in co

rso e contestata la politica
securitaria del governo Prodi. All’altezza della caserma della polizia scientifica
di piazza Indipendenza nello spezzone dei centri sociali è stato aperto uno
striscione contro l’impunità dei crimini della polizia a Genova nel 2001 e
nell’attualità: "Carlo assassinato: criminale è lo Stato".

Sciopero
generale e generalizzato questa la parola d’ordine, uno sciopero , indetto dai
sindacati di base (Cobas, Cub Rdb, SdL, Cub Unicobas, Slai Cobas, Al Cobas e
Usi Ait)) ma anche dai principali centri sociali, dalle strutture studentesche
e dai movimenti di lotta per la casa e dei migranti, con cortei sparsi nelle varie
regioni.

Il
riferimento della contestazione era soprattutto il protocollo sul welfare
passato nella consultazione referendaria farsa, un accordo tra confederali,
confindustria e governo, dove non solo si aumenta l’età pensionabile arrivando
tra qualche anno ad un risultato peggiore rispetto a quello paventato dallo
scalone di Maroni, ma dove si riconferma la legge 30 e il pacchetto Treu,
ovvero caporalato, esternalizzazioni e contratti flessibili, in una parola, la
Precarietà
.

Si
accenna anche al decreto “nazistoide” anti-rumeno di Amato, un decreto che
sancisce la vendetta dello stato verso una popolazione intera.   In ultimo la
finanziaria, e più in generale la politica economica del governo Prodi, che  non stanzia le risorse per il rinnovo dei
contratti della scuola e del pubblico impiego e continua a rimpinguare il capitolo
spese militari, senza pensare alla salvaguardia e al potenziamento dei servizi
pubblici, dalla scuola alla sanità.
  L’adesione allo sciopero, in Toscana, anche da parte del sindacato Orsa
che nella regione è maggioritario, ha registrato una grossa adesione anche nel
settore dei trasporti su rotaia.    Insomma
lo sciopero del nove novembre è stata una buona occasione per rilanciare una
mobilitazione dal basso sui temi caldi che attanagliano il paese e un momento
d’incontro in piazza tra sindacati di base e movimenti sociali.

Questa voce è stata pubblicata in Capitale/Lavoro. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Nove Novembre Duemilasette: Sciopero Generale

  1. Pingback: Anonimo

I commenti sono chiusi.