Decreto Flussi 2007 – Petizione per l’accoglimento di tutte le domande inviate

Firma la petizione che sarà inviata
ai Ministeri competenti. Questa petizione nasce dalle sollecitazioni di molte
associazioni, collettivi, comitati e soprattutto singoli migranti. Il decreto
flussi 2007 infatti, produrrà l’esclusione di oltre 550.000 persone dalla
possibilità di avere un titolo di soggiorno, visto l’ingente numero di domande
inviate e lo farà con modalità assolutamente poco trasparenti.

Per sottoscrivere la petizione sarà sufficiente:

-  inserire
i vostri dati nei campi sottostanti;
-  clickare su "invia";

-  confermare la
sottoscrizione attraverso un link che riceverete al vostro indirizzo e-mail.

Anche gli operatori degli sportelli potranno dare il loro
contributo:

invitate quanti si recano presso i vostri spazi ad aderire.
Compilate per loro conto la petizione ed eventualmente inserite nel campo
relativo all’e-mail l’indirizzo segnalazioni@meltingpot.org.

Importante:
nel caso non siate in possesso di un indirizzo e-mail sarà sufficiente scrivere
nell’apposito campo segnalazioni@meltingpot.org, la conferma della
sottoscrizione verrà in questo modo effettuata automanticamente.

E’ possibile scaricare i muduli
cartacei per la sottoscrizione che dovranno essere poi inviati via fax
al nr. 049
664589

[ scarica moduli ]


Il testo della petizione

In Italia, centinaia di migliaia di migranti sono costretti
all’"irregolarità" da una legge, la Bossi Fini, spietata e crudele,
ma ancora in vigore. Si tratta di persone che quotidianamente contribuiscono a
costruire la realtà delle nostre città, con il loro lavoro, con la loro
presenza, con i loro progetti e le loro esperienze.Nonostante questo, sono
invisibili, privi di diritti. L’ultimo Decreto Flussi, quello emanato negli ultimi
mesi dell’anno 2007, ha confermato una situazione allarmante, rappresentata
dall’inoltro di oltre 700.000 domande. E’ cosa risaputa come queste riguardino,
per la quasi totalità, persone già presenti in questo paese. A fronte di oltre
700.000 domande presentate solo 170.000 sono le quote di ingresso messe a
disposizione. Questi numeri aiutano a capire come ogni tentativo di "governare
le migrazioni"
gestendone in qualche modo i "flussi" sia
assolutamente anacronistico.
E’ questa idea stessa a produrre "clandestinità".

Inoltre, la procedura messa in campo per gestire l’invio
delle domande si è rivelata un vero e proprio caos telematico. Le ricevute
attestanti il ricevimento delle pratiche riportano orari che non hanno alcun
riferimento all’orario reale di invio. Da più parti sono stati
ipotizzati anche ricorsi legali, assolutamente auspicabili. Rimane comunque il
problema dei posti disponibili e questa è una prima forma di "ricorso
collettivo" contro l’ingiustizia che vorrebbe escludere centinaia di migliaia
di persone dalla possibilità di avere il loro titolo di soggiorno.

La retorica del discorso sull’immigrazione impone che, per
entrare in Italia, sia necessario avere un lavoro ed una casa. Ma questa stessa
retorica impallidisce davanti alla realtà: tutte le domande presentate con
il decreto flussi riguardano persone con un lavoro, ed una casa disponibili.
Nonostante questo la loro presenza continuerà ad essere negata, o peggio,
motivo di iniziative "contro il pericolo clandestinità". Ogni ipotesi
di Decreto Flussi per l’anno 2008 non può non tener conto delle domande ancora
inevase. Diciamo questo anche perchè la politica, in questi giorni impegnata
nella campagna elettorale, rischia di giocare sulla pelle dei migranti slogan o
false promesse, o peggio, di sottrarsi al dibattito. Ma in gioco c’è la vita di
centinaia di migliaia di persone. Consapevoli che la soluzione più corretta ed
immediata sarebbe quella di una sanatoria per tutti i migranti presenti nel
territorio italiano, che eviterebbe anche un inutile viaggio
"clandestino" a ritroso verso il paese d’origine (con il decreto
flussi si continua a fingere che i migranti assunti si trovino nel loro paese
di residenza) chiediamo quantomeno una iniziativa minima per il riconoscimento
del loro diritto ad avere almeno un permesso di soggiorno.

Noi, chiediamo l’accoglimento di tutte le domande presentate
con il Decreto Flussi 2007.

 

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