Il disastro ambientale Nato a Vicenza ?… Yes We Can !

VICENZA – Una falla nell’oleodotto che porta il kerosene alla base di Aviano, in provincia di Pordenone è stata la conseguenza di un guasto accidentale.

La rottura della condotta è avvenuta nella
zona industriale di Vicenza,
un guasto dovuto probabilmente a un traliccio dell’alta tensione. Un disastro ben visibile: l’acqua
si è colorata, in tutta la città si è sparso un odore acre di
carburante che ha messo a disagio gli abitanti.

Ad accorgersi del problema è stato il titolare
di un’azienda di ceramica, che ha trovato il piazzale completamente allagato dal
carburante.

«Un vero e proprio disastro ambientale»: se lo dice l’assessore
provinciale alle risorse idriche Paolo Pellizzari, c’è da crederci.
L’incidente all’oleodotto Nato che da Pisa porta il cherosene ad Aviano
ha compromesso i fiumi Astichello e Bacchiglione; e nessuno aggiunge
che il luogo dell’incidente, avvenuto a Monticello C.Otto, è un
territorio di ricarica della falda acquifera vicentina, quella che dà
da bere alle province di Vicenza e Padova: uno tra i bacini idrici
sotterranei più grandi d’Europa.

Decine di ettolitri di cherosene riversati nella acque dell’Astichello:
sono queste le dichiarazioni delle fonti ufficiali.

L’incidente,
avvenuto ieri mattina alle 7, è stato segnalato dalle agenzie di
stampa solo in serata, alle 20. Nel frattempo migliaia di cittadini
hanno avuto il tempo di allarmarsi, pur non sapendo cosa era successo,
sentendo l’intenso odore di cherosene in prossimità dei due corsi
d’acqua vicentini; in poche ore la chiazza inquinante ha raggiunto la
città attraversando Ponte degli Angeli e si è spinta almeno fino alla
Riviera Berica.

Ma non dicevano che gli impianti militari sono sicuri? L’oleodotto di
cui si parla, infatti, serve a portare il cherosene da Pisa ad Aviano,
dove viene imbarcato sugli aerei militari in partenza per i voli
di guerra e di addestramento. Una struttura che, a detta dei militari,
non dovrebbe procurare alcun danno al territorio.

L’oleodotto è il Pol-Natio Nord Italia, conduttura che da La Spezia,
passando per il vicentino, rifornisce gli aerei americani di stanza
nella base del Friuli Venezia Giulia.

Dopo tutto questo, stamattina il pullman di Walter Veltroni nel tour veneto della campagna elettorale fa tappa a Vicenza.

I cittadini del Presidio permanente "No Dal Molin" si erano dati
appuntamento davanti all’Auditorium Canetti dove Veltroni incontrava
Massimo Calearo (ex presidente di Federmeccanica) e gli imprenditori
che più hanno spinto per la costruzione della nuova base.
La prima
contestazione all’arrivo del pullman, che è stato tappezzato di
manifesti con scritto "Un nuovo oleodotto militare si può fare", "Un
nuovo disastro ambientale si può fare".

All’uscita dall’auditorium la richiesta dei manifestanti di
far incontrare a Walter, non solo gli imprenditori, ma anche la voce dei cittadini,
non è stata accolta dal leader del PD, così 2 attivisti, in maniera
assolutamente pacifica, sono riusciti a salire sul pullman e a sedersi.
Presi di peso e trascinati fuori in maniera molto violenta dalle forze
dell’ordine, uno dei due ragazzi, Marco, è stato portato in Questura.

Quando anche gli altri manifestanti si sono avvicinati spintoni e botte
anche per loro. I cittadini si sono spostati davanti alla Questura dove dopo un’ora Marco è stato rilasciato e denunciato per violenza privata.

Questa è la democrazia del Partito Democratico.

leggi il comunicato dei "No Dal Molin". 

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