Livorno- Trovato il cadavere di una giovane prostituta nigeriana. In aumento le vittime di tratta.

Doris Iuta, 28 anni
nigeriana, sabato scorso è stata uccisa con 13 coltellate
all’addome.

Si è spento così
il sogno della giovane donna arrivata in Italia, e che viveva a
Pontedera, con l’obiettivo di una vita migliore.

Ieri due persone si sono
presentate spontaneamente dal magistrato per raccontare gli ultimi
spostamenti della ragazza.

Intanto cresce il numero
di donne, uomini e bambini “trattati”, sfruttati e resi schiavi
dalla criminalità nazionale e internazionale. Un fenomeno in
continua evoluzione difficile da smantellare.

Le caratteristiche della
tratta sono lo spostamento della vittima da un luogo ad un altro con
mezzi di coercizione e lo sfruttamento che non consente di rompere il
patto.

Le politiche migratorie
repressive e la deregolamentazione del mercato del lavoro creano
delle sacche illegali in cui aumenta la possibilità per le
persone di diventare vittime di tratta. Gli ambiti sono diversi: si
passa dall’accattonaggio, all’espianto di organi,che spesso
riguarda i bambini, dallo sfruttamento lavorativo al fenomeno della
prostituzione che negli ultimi tempi sta cambiando forma. Si è
passati dalla strada agli appartamenti che isolano di più le
donne e soprattutto i carnefici hanno abbandonato la tattica della
violenza per abbracciare la “tattica dell’innamoramento” e la
possibilità di guadagno in cui le donne spesso cascano.

Il traffico dei migranti
e la tratta delle donne non sono fenomeni nuovi nella storia: ciò
che oggi li caratterizza sono le dimensioni del fenomeno, la
direzione dei flussi e l’enorme reddito da essi prodotto grazie
alla vendita di sogni e speranze di una vita migliore. Il fatto che
esistano così tanti individui disposti a contrarre debiti,
infatti, proprio per cercare di migliorare le condizioni di vita per
sé e la propria famiglia aiuta a capire quanto profonde siano
le disuguaglianze.

Numero verde antitratta
800 290 290

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