Pisa_ Lo sciopero indetto dai sindacati di base e più precisamente dall Rdb/Cub per i precari delle pubbliche amministrazioni, coinvolgerà anche i dipendenti delle ditte e coop che lavorano sugli appalti e sui cosiddetti servizi esternalizzati.
I cobas saranno presenti con i dipendenti delle coop sociali, sotto il comune con un volantinaggio e successivamente si terrà una conferenza stampa in sede Cobas.
Anche i biblioprecari esternalizzati parteciperanno con un loro volantinaggio in banchi.
Di seguito riportiamo il volantino che verrà distribuito:
BIBLIOPRECARI IN SCIOPERO
L’applicazione dell’ultima Finanziaria sta producendo un vero e proprio massacro per tutti quei precari della Pubblica Amministrazione che non sono già stati inseriti in processi di stabilizzazione. Sono infatti migliaia i lavoratori a Tempo Determinato, i Co.co.co., gli interinali ai quali è stato già intimato il licenziamento, mentre le amministrazioni si avviano a sostituirli con altri precari e ad attivare ulteriori processi di esternalizzazione dei servizi.
Nella’Ateneo pisano il paradosso è che anche chi doveva essere inserito nelle pratiche di stabilizzazione, secondo finanziaria, è stato escluso.
Tutti i co.co.co, ad esempio, presto si ritroveranno a casa senza un futuro e alcuni di essi hanno già collezionato fino a 18 anni di lavoro all’interno dell’università.
Gli esternalizzati delle biblioteche rappresentano il caso peggiore, vivono una situazione angosciante che va avanti da anni.
Gli stipendi sono di media intorno ai 650-750 euro per 20-30 ore a settimana.
I periodi di interruzione dei servizi vengono scelti arbitrariamente e senza preavviso dai dirigenti del settore che non si preoccupano del fatto che lasciano a casa persone senza un futuro.
I lavoratori si trovano a riscuotere lo stipendio per soli 10 mesi l’anno rimanendo senza salario per due mesi tra Pasqua, Natale, estate e interruzioni varie di servizio, che arrivano puntualmente ogni volta che l’area bibliotecaria d’Ateneo decida di risparmiare.
La responsabilità di questa situazione di precarietà dilagante sta tutta nei palazzi delle pubbliche amministrazioni.
L’ Università appalta i servizi a coop. che arrivano a proporre offerte scandalosamente al ribasso.
Chiaramente con i soli requisiti dell’offerta più bassa vincono cooperative che fanno da tramite diretto allo sfruttamento del lavoro al pari delle agenzie interinali.
Anche quest’anno la gara d’appalto riguardante i servizi integrativi dell’archivio e delle biblioteche aspetta l’aggiudicazione, e dopo vari rinvii, la situazione è la seguente:
- Non ci sono ancora garanzie per la reintegrazione di tutti i lavoratori attualmente impiegati
- Le ditte che per adesso sono in cima alla classifica dell’offerta più bassa, hanno proposto di accaparrarsi l’appalto con prezzi al di fuori di ogni sostenibilità, considerando le tabelle salariali in uso per i contratti che "dovrebbero" applicare.
Per questa situazione insostenibile venerdì 4 aprile i precari esternalizzati delle biblioteche aderiranno allo sciopero indetto dai sindacati di base, e saranno presenti con un volantinaggio in banchi.
Le richieste:
L’Università non appalti a ditte che hanno offerto o offriranno manodopera a prezzi stracciati (escludere le offerte "anomale").
In futuro devono essere ristretti i periodi di chiusura del servizio o a limite in quei periodi il personale deve essere impiegato per lavori straordinari.
Diritto alla salvaguardia del posto di lavoro in caso di cambio di appalto senza alcuna perdita salariale.
Contratti a tempo indeterminato nella ditta per tutto il personale che nell’ultimo appalto ha lavorato presso le biblioteche come garanzia per la salvaguardia della continuità lavorativa.
Mantenimento di tutti i diritti acquisiti nel periodo di lavoro precedente, quali anzianità e non-necessarietà del periodo di prova.
Uguali mansioni, uguali diritti perché in prospettiva vengano reinternalizzati i servizi e sia applicato il contratto nazionale Università a tutti i lavoratori delle biblioteche.
Confederazione Cobas
Biblioprecari esternalizzati