22.30 quando, all’interno dell’edificio ex-Enel, ancora una volta aperto alla
città grazie ad un’iniziativa del collettivo Precari Autorganizzati, le persone
presenti, dopo un panino e una birra consumati al bar allestito in occasione
dell’evento all’interno dello stabile, si dirigono incuriosite verso la grande
sala che in occasione delle iniziative realizzate in passato all’ex-Enel ha
sempre ospitato eventi musicali come concerti, dj set e live set di musica
elettronica. Stasera c’è qualcosa di diverso, uno spettacolo teatrale.
Ben presto, non appena le molte
persone presenti trovano una sistemazione, ha inizio “Finale di partita?”. Lo
spettacolo, a cura di alcuni componenti del collettivo Precari Autorganizzati e
del Progetto Prendocasa, prende spunto dalla vicenda che pochi mesi fa ha visto
coinvolte tredici persone che, colpevoli di aver tentato di restituire alla
città di Pisa attraverso due occupazioni lo stesso stabile ex-Enel e l’edificio
della Mattonaia, si sono viste recapitare tredici decreti di condanna penale.
Le occupazioni in questione, risalenti al 2003, facevano parte del “Progetto
finestre: come prendere casa senza passare dalla porta degli affitti”, portato
avanti dal collettivo Università Antagonista – ora collettivo Precari
Autorganizzati – e costituivano un tentativo di denuncia della scandalosa
situazione abitativa pisana, fatta di affitti alle stelle ed enormi stabili
sfitti, come appunto l’ex-Enel e la Mattonaia. Ad oggi, entrambi gli stabili
restano vuoti. Si è preferito punire chi
tenta di utilizzarli piuttosto che chi li tiene sfitti. Da questa
contraddizione, che emerge in maniera palese dagli atti giudiziari alla base
delle condanne, nasce l’idea di “Finale di partita?”: lo spettacolo si basa
infatti proprio sui testi degli atti che, drammatizzati e messi in scena, si
rivelano decisamente ironici e grotteschi. Il tavolo da gioco intorno al quale
si muovono le principali fasi della vicenda messa in scena costituisce
un’efficace metafora per raccontare una vicenda in cui gli interessi economici
forti si scontrano con il buon senso, con i bisogni delle persone comuni, un
gioco in cui ciò che conta è il denaro, il potere e in cui chi vince è chi ha
la legge dalla sua parte, sempre e comunque. Ma siamo sicuri che in fondo poi
vinca davvero? Il punto interrogativo posto in fondo al titolo dello spettacolo
pone forti dubbi in proposito, ma ne pone ancora di più il fatto che lo
spettacolo si svolga proprio all’ex-Enel, proprio nello spazio il cui utilizzo
è costato tredici decreti di condanna penale. Al di là di ogni dubbio, chi
stasera ha vinto sono i protagonisti dello spettacolo, tutti bravissimi, che
hanno messo in scena un ottimo esempio di teatro di denuncia, in grado di
tenere insieme risate, divertimento, indignazione e lotta.