Pisa – Una ricerca del CNR di Pisa, guidata da
Lamberto Maffei e pubblicata sulla rivista Science, avrebbe rilevato effetti
positivi all’utilizzo di antidepressivi. Aumenterebbe la plasticità mentale,
ovvero, la capacità del cervello di rimodellarsi. Naturalmente l’effetto è
stato studiato su topi con deficit visivo. Secondo i ricercatori li avrebbe guariti.
"Nessuno – dice Maffei –
aveva testato come gli antidepressivi influissero sul funzionamento cellulare
del cervello. È questa la grande novità del nostro studio". Gli scienziati
hanno scoperto che è esattamente così che agisce l’antidepressivo Fluoxetina (inibitore
della serotonina), meglio noto come Prozac.
Continua l’assalto della Ricerca scientifica
patrocinata dalle lobbies farmaceutiche che tentano di inserire su mercati
alternativi quei farmaci che si sono dimostrati profondamente dannosi per la
salute di tutti e per i bambini in particolare. I danni della cultura del
farmaco si fanno sentire in tutta la loro portata e nonostante le società
occidentali si stiano trasformando in comunità terapeutiche in cui per ogni
capriccio intervengono medici e farmaci, si continua ad investire su un tipo di
ricerca basata sull’assunzione di sostanze che modificano realtà e peculiarità
di ognuno. L’uso di antidepressivi è la vera malattia dei nostri tempi.