Mentre Berlusconi difende gli evasori fiscali, e quindi se stesso, emerge da un’inchiesta Cgia un quadro del fenomeno gravissimo. ”L’imponibile evaso in
Italia è di circa 316
miliardi di euro l’anno. In termini di imposte, dirette,
indirette e contributive, sottratte all’erario siamo nell’ordine dei 140-150 miliardi di euro”.
E’ questa la stima calcolata
dalla Cgia di Mestre
dopo aver elaborato una serie di dati ministeriali e dell’Istat che gli ha
permesso di mappare questo triste fenomeno. Le aree di evasione-elusione
fiscale individuate, rileva la
Cgia in una nota, sono quattro: l’economia sommersa;
l’economia criminale; l’evasione-elusione delle grandi imprese e quella dei
lavoratori autonomi e delle piccole imprese.
La prima area, evidenzia la Cgia,
”è la più diffusa e
riguarda l’economia sommersa che, secondo l’Istat, sottrae al
fisco italiano un imponibile di circa 200 miliardi di euro l’anno. L’esercito
di lavoratori in nero è composto da circa 3 milioni di unità di lavoro
standard. Di questi 2.300.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o
il terzo lavoro”. La seconda ”è l’economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni
mafiose che, in almeno tre regioni del Mezzogiorno, controllano buna parte
dell’ economia di quei territori. Si stima che il giro di affari non
‘contabilizzati’ si attesta sui 100 miliardi di euro l’anno”. La terza area
”è quella composta dalle grandi società di capitali. Secondo i dati del
ministero dell’Economia e delle Finanze, il 50% circa delle grandi società di
capitali italiane dichiara per più anni redditi negativi o pari a zero. In
pratica su un totale di circa 800.000 società di capitali il 50% non versa un
euro al fisco italiano, almeno per quanto riguarda le imposte sul reddito. Si
stima un’evasione-elusione fiscale attorno ai 10 miliardi di euro l’anno”.
Infine, rileva la Cgia, ”c’è l’evasione dei
lavoratori autonomi e delle piccole imprese dovuta alla mancata emissione di
scontrini, di ricevute e di fatture fiscali che sottrae all’erario circa 6
miliardi di euro l’anno”.
Sono ben 155 i ‘grandi evasori’ in Italia scovati e
costretti a pagare il dovuto dal fisco per tasse non versate che vanno
da 500 mila a oltre 5 milioni di euro. E’ quanto scrive ‘MF-Milano
finanza’ precisando che il dato si riferisce al periodo tra gennaio e
marzo 2008. ”E se in 111 hanno versato al fisco -si legge
nell’articolo- hanno versato al fisco una cifra che supera i 75 milioni
di euro sono quattro quelli che, pagando 26,8 milioni, hanno chiuso i
conti con l’erario”.