L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Louise Arbour ha
stigmatizzato oggi la "recente decisione del governo italiano di rendere
reato l’immigrazione illegale" ed i recenti attacchi contro i Rom.
La Arbour, intervenuta al Consiglio dell’Onu sui diritti umani riunito in
sessione a Ginevra, ha affermato che "in Europa, le politiche repressive, così
come gli atteggiamenti xenofobi e intolleranti, contro l’immigrazione irregolare
e minoranze indesiderate, sono una seria preoccupazione".
"Esempi di queste politiche ed atteggiamenti sono rappresentati dalla
recente decisione del governo italiano di rendere reato l’immigrazione illegale
e dai recenti attacchi contro i campi rom a Napoli e Milano".
La delegazione italiana – guidata dall’ambasciatore Giovanni Caracciolo di
Vietri – ha immediatamente preso la parola per esprimere "stupore" per il
riferimento alla situazione in Italia, un Paese da sempre in prima linea nella
battaglia contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza.
La delegazione italiana ha inoltre precisato che l’Italia non ha ancora
introdotto il reato di immigrazione clandestina, reato che peraltro gia’ hanno
molti altri Paesi europei e non-europei, e che il relativo progetto di legge
deve essere ancora esaminato dal parlamento.
L’obiettivo
della norma sarebbe in ogni caso quello di contrastare il fenomeno dell’
immigrazione clandestina e non avrebbe alcun legame con atteggiamenti
xenofobi.
Farnesina: valutazioni premature
Nel
pomeriggio, arriva la replica del governo italiano affidata al ministero degli
Esteri: "Esprimere valutazioni premature su proposte che ancora il Parlamento
italiano non ha discusso desta sorpresa, ma non condizionera’ il dibattito
politico nazionale, che sara’ come sempre trasparente ed aperto al contributo di
maggioranza ed opposizione".
"L’Italia è e
rimarrà in prima linea nella lotta contro ogni forma di razzismo, xenofobia ed
intolleranza. Cio’ scaturisce dalle stesse obbligazioni costituzionali e dalla
coscienza civile condivisa e si rende evidente nell’impegno del nostro Paese nel
campo dei dirittti umani sul piano internazionale".
Intanto ieri a Pontida Il ministro dell’Interno Roberto Maroni parlando al
raduno leghista ha assicurato: "Su sicurezza e federalismo non arretreremo di
un millimetro". "Siamo al governo per rimediare ai danni di due anni di governo
Prodi. Quella sulla sicurezza è una battaglia di civiltà prima che politica
perché vivere sereni e tranquilli è un diritto".
E allora il paccchetto sicurezza
"sarà approvato entro luglio" e l’obiettivo sarà quello della "tolleranza zero.
Ci arriveremo.
Ve lo posso garantire. Già ora abbiamo fatto in due settimane
quello che il governo Prodi non ha fatto in due anni". E anche per quanto
riguarda le accuse di razzismo per i provvedimenti sugli immigrati "sono tutte
balle di chi non vuole accettare il fatto che adesso la musica è
cambiata".
Mentre è un senegalese il primo cui viene contestata a Napoli, oltre ai reati di
resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nonche’ vendita di merce contraffatta,
l’aggravante prevista dal decreto sulla Sicurezza del 28 maggio scorso perche’ i
reati sono stati commessi da soggetto che si trovi illegalmente sul territorio
nazionale. Nella serata di ieri, personale delle volanti del Commissariato San
Ferdinando hanno arrestato in viale Dhorn il cittadino
extracomunitario senegalese Bathie Sek, 32 anni, resosi responsabile di
resistenza, lesioni, e minacce a pubblico ufficiale nei confronti degli agenti e
dei vigili urbani impegnati in attivita’ di controllo contro il commercio
ambulante abusivo.
merce e di scappare, ma e’ stato bloccato dalla polizia municipale; allora sembra abbia risposto male ai vigili.