lottaperlacasafirenze – Nonostante le rassicurazioni date ieri dal sindaco di Fiesole questa
mattina centinaia di poliziotti e carabinieri hanno circondato
l’edificio dell’ex ospedale Sant’Antonino a Fiesole per eseguire
immediatamente lo sgombero della struttura.
Un ordine che appare come una coltellata davanti alla ostentata tranquillità di tutti gli organi istituzionali in questi giorni.
In questo momento alcuni esponenti del movimento stanno trattando
almeno la consegna di un cospicuo numero di alloggi da parte della
Curia alle famiglie occupanti.
Non staremo certo in silenzio nei prossimi giorni, abbiamo denunciato
al mondo intero il CLIMA DI DELIRIO esistente anche nella provincia
fiorentina.
Davanti a simili decisioni, sgomberi degli stabili occupati nei
confronti di coloro che lottano per l’affermazione del diritto alla
casa e apertura dei CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA con l’introduzione
delle leggi speciali per ogni donna e uomo schierarsi diventa un
obbligo.
mattina centinaia di poliziotti e carabinieri hanno circondato
l’edificio dell’ex ospedale Sant’Antonino a Fiesole per eseguire
immediatamente lo sgombero della struttura.
Un ordine che appare come una coltellata davanti alla ostentata tranquillità di tutti gli organi istituzionali in questi giorni.
In questo momento alcuni esponenti del movimento stanno trattando
almeno la consegna di un cospicuo numero di alloggi da parte della
Curia alle famiglie occupanti.
Non staremo certo in silenzio nei prossimi giorni, abbiamo denunciato
al mondo intero il CLIMA DI DELIRIO esistente anche nella provincia
fiorentina.
Davanti a simili decisioni, sgomberi degli stabili occupati nei
confronti di coloro che lottano per l’affermazione del diritto alla
casa e apertura dei CENTRI DI PERMANENZA TEMPORANEA con l’introduzione
delle leggi speciali per ogni donna e uomo schierarsi diventa un
obbligo.
"All’interno dell’ex- ospedale Sant’Antonino di
Fiesole occupato da circa un centinaio di romeni e rom
(no 250 come dice il sindaco), aiutati dal Movimento di lotta per la
casa di Firenze. Il loro principale problema attualmente è l’acqua potabile,
negata dagli amministratori fiesolani che di tutta fretta si sono mossi
per ordinare lo sgombero immediato di uno stabile fatiscente ma non
pericolante, abbandonato da più di 10 anni. I bambini che vivano nella
struttura sono circa 20, loro più di tutti necessitano di un ambiente
sereno dove poter vivere e dove andare a scuola. L’aver negato l’acqua
potabile e l’ energia elettrica è un fatto grave per chi si
riempie spesso la bocca di parole come accoglienza e diritti umani. Il
problema di queste persone necessariamente è dove vivere per poter
vivere, visto che vengono dirottati da un posto all’altro come pacchi
umani senza che nessuno si ponga il problema di che fare di questa
gente, ed anzi vengono sempre più additati come mostri, mali della
società da allontanare al più presto. Il destino degli abitanti del
Sant’antonino è quantomai incerto, l’unica cosa limpida è la volontà
degli amministratori e dell’opposizione di centro – destra di
allontanarli al più presto dal salotto buono di Fiesole per mandarli
chissà dove. Qualcuno cinicamente potrebbe dire o pensare..tanto sono
nomadi un posto lo troveranno (lontano da casa mia magari)!!"
Fiesole occupato da circa un centinaio di romeni e rom
(no 250 come dice il sindaco), aiutati dal Movimento di lotta per la
casa di Firenze. Il loro principale problema attualmente è l’acqua potabile,
negata dagli amministratori fiesolani che di tutta fretta si sono mossi
per ordinare lo sgombero immediato di uno stabile fatiscente ma non
pericolante, abbandonato da più di 10 anni. I bambini che vivano nella
struttura sono circa 20, loro più di tutti necessitano di un ambiente
sereno dove poter vivere e dove andare a scuola. L’aver negato l’acqua
potabile e l’ energia elettrica è un fatto grave per chi si
riempie spesso la bocca di parole come accoglienza e diritti umani. Il
problema di queste persone necessariamente è dove vivere per poter
vivere, visto che vengono dirottati da un posto all’altro come pacchi
umani senza che nessuno si ponga il problema di che fare di questa
gente, ed anzi vengono sempre più additati come mostri, mali della
società da allontanare al più presto. Il destino degli abitanti del
Sant’antonino è quantomai incerto, l’unica cosa limpida è la volontà
degli amministratori e dell’opposizione di centro – destra di
allontanarli al più presto dal salotto buono di Fiesole per mandarli
chissà dove. Qualcuno cinicamente potrebbe dire o pensare..tanto sono
nomadi un posto lo troveranno (lontano da casa mia magari)!!"