Catturato in Brasile il Neofascista Bragaglia, latitante da 26 anni

Roma (Adnkronos/Ign) – E’ stato catturato in Brasile l’ex Nar Pierluigi Bragaglia, latitante dal 1982. Bragaglia è stato fermato in un piccolo centro dello Stato di San Paolo dai carabinieri del Ros, che già da alcuni giorni erano sulle sue tracce, in collaborazione con la polizia federale brasiliana.

Come fanno sapere dal Ros, l’ex Nar gestiva un piccolo albergo e si muoveva con un falso passaporto venezuelano. I militari, dopo averne accertato l’identità, lo hanno arrestato.

Pierluigi Bragaglia, esponente dei Nuclei Armati Rivoluzionari, doveva scontare una pena complessiva di dodici anni e undici mesi di reclusione per i reati di banda armata e associazione sovversiva, sequestro di persona, rapina aggravata, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione.

Già all’inizio dello scorso aprile, i carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale avevano avviato indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate alla localizzazione di Bragaglia, nel quadro di una più ampia attività di ricerca dei latitanti di matrice eversiva. Le indagini avevano permesso di raccogliere significativi elementi sulla sua presenza in Brasile. Sulla base di tali acquisizioni investigative, è stato pertanto inviato personale del Ros nello Stato sudamericano che, in collaborazione con la locale polizia federale, ha individuato Bragaglia in un piccolo centro nello Stato di San Paolo, dove, utilizzando un falso passaporto venezuelano, gestiva un piccolo albergo (Chalet do Paolo) e un deposito di bevande.

Come spiegano i militari del Ros, dopo alcuni giorni di servizi di osservazione e pedinamento, accertata la reale identità dell’uomo, Bragaglia è stato arrestato all’interno del suo stesso albergo. Durante la perquisizione è stata trovata e sequestrata, nel suo appartamento, una pistola nascosta all’interno di un armadio.

L’uomo, che dovrà subire anche un procedimento per i reati federali connessi al possesso dell’arma e del documento falso, è stato quindi trasferito nel carcere federale di San Paolo, in attesa delle procedure di estradizione.

Il percorso eversivo di Bragaglia si è sviluppato nei quartieri a nord di Roma, in particolare nelle zone di Vigna Clara e piazza Giuochi Delfici, che rappresentavano negli anni ’70 uno dei principali centri di aggregazione dei giovani militanti dell’estrema destra.

In tale contesto, risulta che Bragaglia abbia fatto parte di un gruppo responsabile di una serie di aggressioni e intimidazioni nei confronti di appartenenti alla sinistra extraparlamentare. L’amicizia con esponenti di spicco dei Nar, quali i fratelli Cristiano e Valerio Fioravanti, che abitavano nella stessa zona, ha determinato una svolta nel percorso eversivo di Bragaglia, favorendone l’inserimento nel gruppo terroristico.

Nei primi anni ’80 ha partecipato pertanto a diverse azioni dei Nar e, in particolare, a una sanguinosa rapina a un’agenzia romana della Banca Nazionale del Lavoro, nel corso della quale fu ucciso un giovane studente lì per caso. Nel 1982, colpito da un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, Bragaglia si è reso latitante, al culmine della stagione di fuoco dei Nar, disarticolati negli anni successivi grazie anche alle dichiarazioni dei pentiti Cristiano Fioravanti e Walter Sordi.

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