Nell’ultimo anno abbiamo
assistito ad una riduzione delle aperture serali della Facoltà di Scienze Politiche
che di fatto ha reso impossibile qualunque iniziativa da parte del
corpo studentesco. Da diversi anni infatti si era consolidata la possibilità
per noi studenti di utilizzare per due volte alla settimana lo spazio della
nostra facoltà, al fine di promuovere iniziative a carattere politico e
culturale.
Questa possibilità ci e’
stata negata dalla presidenza che si e’ posta in totale chiusura quando gli
studenti hanno proposte forme di autogestione dei locali.
Questa posizione politica e’
in linea con la tendenza riduzione degli spazi proposta dal rettore e dal
senato accademico
E’ da ricordare che la prossima settimana si riunirà una
commissione del senato accademico che avrà come compito quello di formalizzare
un regolamento che di fatto ridurrà la
disponibilità di usufruire degli spazi dell’ateneo, da parte delle varie
associazioni, collettivi e gruppi studenteschi ad una sola volta alla settimana
e sotto la sorveglianza di una guardia
giurata.
La risposta degli studenti
di scienze politiche non si e’ fatta attendere: e’ stata infatti indetta
un’assemblea di facoltà che all’ordine del giorno aveva la discussione sulle
possibili forme di lotta per riottenere quello che veniva negato.
La forma di lotta individuata dall’assemblea e’ stata quella
della riappropriazione diretta attraverso l’occupazione dei locali della facoltà.
All’interno dell’occupazione
si svolgeranno assemblee ed iniziative che avranno per oggetto proprio la
tematica degli spazi sociali a cui parteciperanno non solo gli studenti di
scienze politiche ma anche le associazione ed i collettivi che in questi anni
hanno contribuito ad arricchire le aperture serali attraverso iniziative e
dibattiti controculturali.
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