inchiesta sulla casa3: Analisi dell’offerta abitativa del comune di Pisa

Volontari
dell’ Unione Inquilini hanno percorso l’ intero territorio comunale alla ricerca
di immobili sfitti, non immessi quindi sul mercato immobiliare, e per cui l’Amministrazione
comunale dovrebbe chiederne al proprietario l’ utilizzo (locazione agevolata)
ed in caso di rifiuto non adeguatamente motivato, procedere alla requisizione
dell’ immobile per affittarla a canoni concordati, in modo da dare una risposta
abitativa ai bisognosi di casa presenti in città. Come risultato di questa
verifica sono stati trovati circa 200 immobili interamente vuoti, che fornirebbero
circa 1500 alloggi, considerando una media di 7-8 appartamenti per immobile;
molto più numerosi sono poi gli appartamenti sfitti singoli, ovvero quelli
inseriti in palazzi dove ci sono altri appartamenti utilizzati. Aggiungendo
anche questo dato il numero totale degli alloggi inutilizzati sale ad oltre 4500
unità, dato del tutto conforme con le ultime statistiche ISTAT e del comune di
Pisa, che ha quantificato in 4621 il numero degli alloggi realmente non
occupati. Il dato statistico degli alloggi “non occupati” rilevato nel
censimento 2001, pari a 7.697 abitazioni non occupate, è teorico perché nel
numero

sono
compresi anche molti appartamenti locati al nero a studenti fuori sede e a stranieri
dimoranti a Pisa e un altro migliaio di alloggi è costituito da seconde case
situate sul litorale. Da semplici conteggi comunque salta subito all’ occhio che
il problema abitativo a Pisa non dovrebbe esistere, dato che il numero di case
vuote potrebbe ampliamente sopperire alla richiesta proveniente dai bisognosi di
casa. Lasciare un appartamento o un intero immobile sfitto è un meccanismo di
speculazione edilizia, che si somma a quelli già presenti strutturalmente nella
città di Pisa. Nell’ attuale fase di crisi economica e finanziaria
neoliberista, gli investimenti nel settore abitativo sono considerati i più
sicuri, quindi fortemente incentivati dal mercato e più soggetti al meccanismo
speculativo. Alla forte tensione abitativa cittadina concorrono, quindi,
fattori strutturali come la presenza di migliaia di studenti fuori sede, il
notevole flusso turistico, ed il fenomeno delle seconde case per soggiorno
estivo sul litorale, e vi si aggiunge il meccanismo speculativo degli immobili
sfitti. Ovvero nel gioco domanda-offerta che regola il mercato, una minore
disponibilità di alloggi liberi presenti sulla piazza riesce a tenere alti i
prezzi, essendo ridotta l’ offerta presentata rispetto alla domanda reale. E
dai dati che abbiamo visto sappiamo che a Pisa le case sono di gran lunga superiori
ai nuclei familiari o abitativi, sia residenti che provenienti da fuori per
studio o lavoro.

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