Pubblichiamo una lettera del Progetto Rebeldia che denuncia lo stallo della trattativa con il comune nonostnte i numerosi inviti al confronto. E’ trascorso quasi un anno da quando inviammo la prima
lettera al Comune di Pisa per chiedere un incontro al fine di discutere insieme
del futuro del Progetto Rebeldìa e della sua sede in via Battisti e sin da quel
documento avanzammo la proposta di integrazione del nostro progetto, come
fattore di riqualificazione sociale, all’interno dei piani di ristrutturazione
del Comune a partire dalla necessità di individuare una soluzione che
garantisse la continuità, la stabilità, il radicamento territoriale delle tante
associazioni ed attività che attualmente lì si svolgono, in forme compatibili
con la riorganizzazione urbanistica prevista. Nell’ultimo tavolo
interistituzionale svolto il 12 novembre vi era stato un impegno da parte delle
istituzioni di convocare in tempi molto brevi gli esperti che con noi
collaborano al fine di acquisire le informazioni necessarie per avviare un
confronto su un’area in via Bovio proposta dal Comune, nonché per valutare le
possibilità concrete rispetto all’area di proprietà delle Ferrovie dietro via
Battisti. In quest’ottica, il 16 novembre abbiamo anche consegnato un nostro
contributo ‘per una programmazione urbanistica e sociale dell’area di via
Bovio’, a tutte le istituzioni e ai responsabili degli uffici competenti. Ad
oggi, però, nonostante le nostre sollecitazioni, non abbiamo ricevuto nessuna
convocazione né proposta di incontro, né tanto meno alcuna risposta rispetto ai
quesiti posti. Vorremmo sapere a cosa sono dovuti questi ritardi, in chiara
controtendenza con gli accordi presi al tavolo del 12 novembre, e se siano
intervenute delle novità, anche alla luce delle domande da noi avanzate, sulla
possibilità di elaborare un progetto su via Bovio. Visto il prolungarsi dei
lavori del tavolo-interistituzionale e alla luce del fatto che qualsiasi
soluzione al problema della sede del Progetto Rebeldìa richiede dei tempi
incompatibili con l’attuale percorso che l’Amministrazione Comunale ha messo in
moto con la pubblicazione del bando di progettazione per l’area di via Battisti
nel giugno di quest’anno, riteniamo che sia indispensabile aprire all’interno
del tavolo un confronto serio e sereno sulla questione dei tempi. Crediamo che
ciò sia anche utile al fine di valutare realmente tutte e 7 le proposte di
integrazione nell’area da noi presentate, sulle quali ancora in tutti questi
mesi non si è riusciti ad entrare realmente nel merito. Infatti secondo quanto
indicato nel bando siamo ormai a ridosso della scadenza per l’assegnazione
della progettazione. Riteniamo che questa scadenza come le altre che ne
conseguirebbero vadano ripensate, al fine di poter far sì che si possa lavorare
serenamente per individuare una soluzione che permetta nei fatti sia di
realizzare le opere previste dal piano comunale sia di individuare e mettere a
disposizione una sede che garantisca la continuità, la stabilità, l’unità ed il
radicamento territoriale delle attività del Progetto Rebeldìa. Fino a quando
ciò non avverrà le 24 associazioni del Progetto Rebeldìa non potranno che
proseguire le loro attività nella sede di via Battisti.
Progetto Rebeldìa: Acklab, Africa Insieme,
Associazione Mezclar – Ambulatorio migranti, Babilon-mediateca, CiboliberoKC,
Chicco di senape, Ciclofficina, Cinemaltrove, Cinematic, El Comedor Estudiantil
Giordano Liva, Emergency Pisa, Equilibri Precari, Gruppo d’Acquisto Solidale
Pisano, Ingegneria Senza Frontiere, Laboratorio delle disobbedienze Rebeldía,
Machu Picchu, ¡Mosquito!, Osservatorio Antiproibizionista, Rebeldía Media Crew,
Rebeltheater, Scacchi Insorgenti, Gruppo TNT Lavoro non lavoro, Trinacria Gio
Family, Underground Pisa
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