Dresda: Più di 10.000 studenti manifestano contro una nuova legge su l’insegnamento superiore in Sassonia.
Il
13 dicembre, più di 10 000 studenti hanno manifestato nella città
tedesca di Dresda contro un nuovo progetto di legge sull’insegnamento
superiore del Land della Sassonia. Il governo di questo Land è una
coalizione composta del Partito sociale democratico (SPD) e dell’unione
cristiana democratico (CDU) sotto la direzione del primo ministro Georg
Milbracht del CDU.
I manifestanti venuti dalle principali università del paese sono arrivati a Dresda nei treni noleggiati per l’occasione.
La
manifestazione era organizzata in particolare contro i cambiamenti
portati alle regolamentazioni esistenti e che accordano agli studenti
attualmente una certa partecipazione alle decisioni prese dalle università.
Secondo la nuova legge, il rettore dell’università avrà dei poteri molto più incisivi
ed una più grande autonomia. Ciò significa che si toglieranno poteri e
competenze agli organismi esistenti e che si aumenterà la rivalità tra
università.
In
futuro, i rettori universitari potranno utilizzare i loro nuovi poteri
per non considerare le convenzioni collettive esistenti e quindi per
assumere del nuovo personale con stipendi da miseria. Questo processo
di autonomia crescente delle università aumenta anche la probabilità di
introduzione di spese universitarie in un prossimo futuro. La nuova
legge avrà anche, se votata, delle forti ripercussioni sulle strutture
esistenti dell’università ed avrà per conseguenza di diminuire
notevolmente la rappresentanza degli studenti al consiglio di
amministrazione dell’università.
Le
conseguenze potenziali di tali misure appaiono chiaramente, quando si
esamina il nuovo ruolo che assumerà il nuovo consiglio di università.
Questo
consiglio si vedrà attribuire un’autorità maggiore nell’organizzazione
dell’università a livello locale, col 50 per cento dei membri di questo
consiglio proveniente da settori esterni all’istruzione cioè persone
del mondo degli affari o della cultura che saranno chiamati, pur senza
essere eletti.
Anche
prima della manifestazione dello scorso giovedì, i principali
organizzatori, il sindacato del servizio pubblico Verdi, il sindacato
degli insegnanti (GEW) e i gruppi di studenti della Conferenza di
Sassonia (KSS), hanno fatto di tutto per limitare la discussione alla
manifestazione sul problema della partecipazione degli studenti alle
strutture universitarie, piuttosto che fare posto a domande sociali e
politiche di più largo respiro. In diversi volantini, si parlava sì
della "commercializzazione dell’educazione", ma si parlava innanzitutto
di decisioni concrete rispetto alla composizione dei
consigli di università, alla valutazione dei corsi ed al servizio di
orientamento. Molti manifestanti erano motivati da problemi più
importanti.
Rikard,
26 anni, studente in geografia all’università di Dresda, ha detto che
le formulazioni precise della legge lo lasciavano indifferente. Ha
detto di partecipare alla manifestazione perché notava ogni giorno le
conseguenze della subordinazione crescente dell’istruzione agli
interessi diretti del padronato e dell’economia. La partecipazione
degli studenti è attaccata, secondo lui, perché le grandi imprese
vogliono esercitare una più grande influenza sul contenuto dei
programmi universitari. Ma ciò avviene in tutti i campi e non si limita
al problema della partecipazione.
In effetti in Germania le condizioni di studio sono cambiate velocemente questi ultimi anni.
L’introduzione
dei Masters e delle licenze in quasi tutte le università, e i
cosiddetti "poli di eccellenza" introdotti dal governo tedesco ed i
tagli nel bilancio dell’istruzione ha condotto già ad un chiaro
orientamento in favore degli interessi del mercato. Lo scopo è di
aumentare la competitività della Germania a livello internazionale e di
potere esportare l’istruzione come ogni altro tipo di mercanzia.
Christian, 22 anni, studente in genio civile all’università di Dresda, fa notare un altro legame importante: "manifesto qui, non
solamente per la democrazia all’università, ma per la democrazia in
generale. Dovunque i diritti democratici sono attaccati per mezzo di
misure di sorveglianza aumentate. Lo scopo è di trasformarci tutti in
persone "trasparenti" che possono essere identificate facilmente e
controllate. Dobbiamo difendere la partecipazione all’università adesso
per assicurarci una situazione favorevole, quando si arriverà ad altre
lotte, per esempio sul problema delle spese universitarie.”
I
Verdi ed il Partito della Sinistra (Die Link) hanno provato a mettersi
a capo del corteo. Prima c’era ciò che si chiama la "Sinistra-mobile" i
cui altoparlanti urlavano della musica assordante intervallata da
slogan confusi. Questi due partiti avevano mandato i loro
rappresentanti sui problemi dell’istruzione per prendere la parola
davanti all’assemblea, ma non avevano gran che da dire. Come salivano
sul palco, erano accolti da pochi applausi e qualche fischio.
Ancora
più ostile è stata l’accoglienza riservata al ministro dell’istruzione
e della cultura di Sassonia, Eva Maria Stange (SPD), è lei che è
responsabile di questa nuova legge ed è salita alla tribuna allo scopo
di insultare con arroganza gli studenti riuniti. "La maggior parte di
voi non sa nemmeno ciò che c’è in questa legge," ha detto. Poi, in
seguito ai fischi ricevuti ha proseguito, "non ha senso provare a
discutere correttamente di questa legge con voi. Non aveva da proporre
assolutamente niente che somigliasse ad un argomento razionale."
Un’altra
oratrice, Nathalie Meyer dell’università di Giessen, ha sottolineato
l’importanza della privatizzazione dell’istruzione e la sua relazione
con la polarizzazione sociale crescente e ha concluso dicendo che era
impossibile fidarsi dei partiti politici.
Tuttavia
nessuno degli intervenuti ha criticato il Partito della Sinistra né i
Verdi, benché, quando erano al potere, questi due partiti avessero
attivamente sostenuto gli attacchi all’istruzione e ai programmi
sociali. In Sassonia, questi partiti sono all’opposizione, ma un
oratore del KSS ha preteso che una coalizione di questi partiti
di"sinistra" al governo contribuisse a risolvere i problemi che gli
studenti devono affrontare.
L’unico
a sollevare il problema del ruolo del Partito della Sinistra e dei
Verdi è stato Marius Heuser che parlava in nome del World S. Web Site.
Ha detto, "Gli studenti non stanno affrontando solo un attacco alla
loro partecipazione, ma anche il processo della crescente
subordinazione di tutto il settore dell’istruzione agli interessi del
padronato e dell’economia. Manifestiamo qui non solamente contro
Milbradt e l’abolizione della partecipazione studentesca, ma contro il
processo dell’unione europea, il processo di Bologna nel suo insieme
[uno sforzo per creare una zona europea di insegnamento superiore da
qui al 2010] che ha per obiettivo di trasformare in merce il diritto
fondamentale all’istruzione."
Dopo
i lunghi applausi, ha proseguito ": Evidentemente la subordinazione
dell’istruzione agli interessi di una piccola parte è legata
direttamente alla subordinazione di ogni aspetto individuale della vita
sociale alla logica del mercato sia in materia di polarizzazione
sociale, di militarismo e di riarmo, o di restrizione dei diritti
sociali fondamentali. Ma se siamo chiari, allora noi dobbiamo
considerare anche come si può combattere questa evoluzione." Su questo
argomento, vorrei dire una parola sulla partecipazione dei sindacati,
dei Verdi e del Partito della Sinistra a questa manifestazione.
Considero un insulto il fatto che provino a monopolizzare la
manifestazione. Non sono dei nostri. Sulla questione della
partecipazione: benché gli studenti abbiano fatto sciopero durante un
trimestre intero, organizzando delle manifestazioni e delle proteste
tra le altre a Berlino, il Partito della Sinistra ha, con il SPD,
organizzato dei tagli di bilancio di 75 milioni di euro nelle
università della città." come potete immaginare, i tagli più importanti
sono stati fatti nelle scienze umane. In una situazione in cui le
università soffrono cronicamente di penuria di fondi, per completare il
loro bilancio esse sono obbligate a rivolgersi agli sponsor del
padronato, mentre procedono alle inevitabili riduzioni del corpo
insegnante e del materiale pedagogico. A Berlino, il Partito della
Sinistra è responsabile di un largo ventaglio di tagli di bilancio nel
campo dell’insegnamento e dei servizi sociali." Un movimento contro gli
attacchi sull’istruzione e i servizi sociali così come sui diritti
democratici non può svilupparsi che contro questi partiti e queste
organizzazioni. Alla luce dell’aumento enorme delle tensioni sociali,
del militarismo e della guerra, un tale movimento deve sfidare la
subordinazione della vita sociale al sistema di profitto ed adottare
una prospettiva socialista ed internazionalista.
WSWS, 20 dicembre 2007
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