Milano: Assolto Luca Casarini ed altri 4 attivisti per i Trainspotting

Chi blocca treni carichi di
carrarmati diretti alla guerra agisce per «motivi di particolare valore morale
e sociale». Valori più alti, certamente, di quanti viaggino a bordo di quel
carrarmato e di chi li spedisce in guerra. C’è da aspettare una quarantina di
giorni per leggere le motivazioni della sentenza che ieri ha assolto dalle accuse
di blocco ferroviario e condannato a 760 euro di multa per interruzione di
servizio Luca Casarini e altri quattro attivisti accusati per le azioni di
trainspotting del febbraio di cinque anni fa. La novità sta proprio nella
condanna lieve e nel riconoscimento dell’attenuante speciale dell’alto valore
morale. Il pm aveva chiesto 8 mesi per i cinque no global, la difesa aveva
reclamato l’assoluzione piena rivendicando la scriminante del diritto di
resistenza a «scelte ingiuste e incostituzionali» oppure, in subordine,
l’applicazione dell’attenuante. Il gup, in rito abbreviato, ha depennato il
blocco ferroviario, il capo più pesante d’accusa, e comminato 20 giorni
prigione commutati in 760 euro con pena indultata. «Una sentenza pilatesca»,
dirà Aurora D’Agostino, legale degli ex disobbedienti, ma il riconoscimento
dell’alto valore morale di un gesto compiuto da centinaia di persone –
disobbedienti, cattolici, militanti del Prc, che per alcuni giorni hanno
rincorso quel famoso treno carico d’armi Usa, partito da Vicenza, alla vigilia
dell’aggressione all’Iraq, e dirette a Livorno per imbarcarsi. «Non posso
essere contenta ma stavolta, almeno, i cinque disobbedienti – ha commentato
l’avvocata – hanno fatto poco il capro espiatorio per un’azione di massa». Non possono
dire lo stesso i nordestini condannati un paio di giorni prima a Milano, nel
processo Mayday del 2004, a
un anno 2 mesi per qualche scritta sulle vetrine di Blockbuster e McDonald’s.
Casarini, da parte sua, ha apprezzato la concessione dell’attenuate speciale
«fatta valere in un momento in cui tutto ciò che accade viene trasformato in
atto da codice penale o di galera: noi abbiamo solo tentato di fermare un treno
che portava, morte, omicidi, stragi, in una guerra da tutti definita inutile».
Una sentenza che potrebbe rivelarsi un «arma contro tutte le guerre».

www.osservatoriorepressione.org

 
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