Continental (ex-Siemens, San Piero a Grado): fabbrica di precarietà con 180 esuberi

Pisa
– La multinazionale Continental, che da 2 mesi ha rilevato la Siemens nello
stabilimento di San Piero a Grado, ha annunciato la possibilità dell’esubero di
180 lavoratori interinali. L’azienda al momento occupa più di 600 lavoratori di
cui 340 interinali con proroga mensile del contratto.

 

Ne
parliamo con Pierluigi, precario di origini calabresi, che all’ex-Siemens
lavora da 6 mesi.

La
situazione pesante che ci descrive si inserisce nel quadro più ampio della
settore metallurgico da mesi in lotta per il rinnovo nazionale del contratto,
che, anche nello stabilimento pisano, ha avuto negli scioperi una adesione
quasi al 100%. A pesare sulla lotta, naturalmente, “la precarietà dei
lavoratori che non si possono permettere contemporaneamente sciopero in turno e
degli straordinari, in quanto strozzati da tasse e mutui da pagare”. Il dato
che emerge dallo stabilimento è comunque chiaro. Gli scioperi reggono perché,
come ci conferma Pierluigi, “i metalmeccanici hanno capito che dalla loro
capacità di lottare uniti contro il padronato dipende anche la sorte delle
altre categorie che vedono nel contratto nazionale una forte spinta verso la
difesa dei diritti dei lavoratori” . Anche alla Continental si va avanti con
gli scioperi, aspettando notizie da Roma. La Fiom, che si era opposta anche
all’accordo sul Welfare di luglio non è disposta a cedere. Sui salari
(richieste che si attestano intorno ai “120 euro di aumento contro i 60
proposti dall’azienda”, e sulla riduzione della precarietà (riportare la soglia
dei precari al di sotto del 50% con una regolarizzazione di quelli già assunti
a tempo determinato) il comparto metalmeccanico non vuol cedere. Mentre la
politica pisana pensa alla caccia ai rom, lungo l’Aurelia, un altro pezzo della
Pisa che lavora rischia di andar a casa. Ma, siccome gli iniettori la BMW, la
Porche, la wolkswagen continuano a farli, sarebbe utile a questo punto
chiedersi dove. Dopo aver speculato sui saperi offerti dall’Università di Pisa
(la facoltà d’ingegneria è fucina importante per la multinazionale), anche la
Continental fuggirà in Cina o in Romania?

L’azienda,
popolata da siciliani, calabresi, pugliesi, arabi e europei dell’est, non dà
risposte adeguate alle richieste dei lavoratori. “Bisogna andare avanti sul
contratto”, ci ripete Pierluigi, “e dopo riprendere la lotta per lo
stabilimento di San Piero”. Ma come si può reggere a mesi di confronto con il
padronato se non c’è l’appoggio di tutta la città? Una domanda che i lavoratori
ormai non si fanno più sfiduciati dall’inoperosità dei politicanti cittadini.

I
lavoratori precari della Continental sono ricattati dal fatto che viene loro
prorogato i contratto mensilmente, che “rinunciare allo straordinario vuol dire
probabilmente non riuscire a pagare la rata della macchina o della casa”. E l’Adecco?
E le agenzie interinali in genere? Continuano a speculare su risorse e bisogni,
giocando sulle ambiguità contrattuali proposte dalla legge. Si lavora sotto
contratto interinale ma per un’altra azienda, per cui le responsabilità di chi
sono? E nel frattempo 180 lavoratori rischiano di andare a casa.


Questa voce è stata pubblicata in Capitale/Lavoro, Cronaca Pisana. Contrassegna il permalink.

6 risposte a Continental (ex-Siemens, San Piero a Grado): fabbrica di precarietà con 180 esuberi

  1. Pingback: shupitoriko blog

  2. Pingback: shupitoriko blog

  3. Pingback: shupitoriko blog

  4. Pingback: bloetura blog

  5. Pingback: bloetura blog

  6. Pingback: bloetura blog

I commenti sono chiusi.