Il doppio di domande per le case popolari. Il Comune mette telecamere e lascia sfitte le case vuote.

palazzo Pampana

Pisa
– Il Comune ha divulgato i dati circa le richieste di alloggi popolari.
Rispetto ai dati del 2007 le richieste sono raddoppiate. Si è passati,
infatti, dalle 600 domande alle 1200 di quest’anno. Naturalmente, a campagna
elettorale iniziata, l’assessore Montano ha tentato nella conferenza stampa di
difendere l’operato del comune (in sintesi parla di circa 200 alloggi
consegnati in nove anni e 36 da ristrutturare). L’assessore dimentica però di
parlare delle tante vergogne cittadine e della speculazione che colpisce
migranti, precari e studenti. Un esempio su tutti è Palazzo Pampana.

A
due passi della stazione, nella centrale via Puccini, troviamo il cosiddetto
“palazzo Pampana”, espressione dell’incuria con cui amministrazione politica e
proprietari di case gestiscono il patrimonio immobiliare cittadino. Palazzo
Pampana è un palazzo con più di 50 appartamenti, ubicato in Via Puccini, che a
causa di lentezze burocratiche e negligenza e liti tra eredi è abbandonato.
Più case sfitte ci sono, più i prezzi si alzano. Una zona centrale come la
stazione, che vive un momento particolare ed è sotto i riflettori dei media,
avrebbe bisogno di riqualificazione, e per ciò si intende un gesto coraggioso:
la requisizione del palazzo e il cambiamento della sua destinazione. Le istituzioni
hanno deciso, invece, solo di installare telecamere per garantire ai bottegai
di fare profitto sui turisti.

A
Pisa vi sono circa 400 appartamenti sfitti ed in una piccola cittadina di 70
mila abitanti, con la presenza di studenti, migranti e lavoratori precari ,
l’offerta immobiliare, contando l’autorecupero e la requisizione, potrebbe
essere ricondotta a limiti sostenibili dagli inquilini. Manca però la volontà
politica. Al di là dell’assessore Montano, che esce sconfitto dall’esecutivo di
Fontanelli, in 10 anni di attività non ci sono stati cambiamenti.   Numerose sono state le occupazioni effettuate
da studenti e precari, ma la maggiorparte di esse sono finite con lo sgombero
della calere. Sono stati colpiti interessi privati e pubblici (ex-enel_ Ricucci_,
lungarno pacinotti; ex-mattonaia_ largo Cairoli_comune_case popolari;
ex-cnr_via San Lorenzo_S.Anna), ma le trattative non hanno mai portato ad una
soluzione.

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