Il Progetto Rebeldìa organizza giovedì 14 febbraio a partire dalle ore
21:30 presso la sala della Circosrizione 4, in via Fratelli Antoni, una
iniziativa dal titolo: “Percorsi di integrazione nel quartiere della
stazione”. La serata prevede la proiezione di un video dal titolo: Que
viva sant’antonio, realizzato da Rebeldia media Crew sulle relazioni che si
sono instaurate tra il quartiere della stazione, le comunità migranti
presenti ed il progetto Rebeldia e a seguire un dibattito a cui
parteciperanno:Lucia Mango, presidente della Circorscrizione 4, Matar
Ndiaye, presidente del Consiglio Provinciale degli Stranieri e un esponente
del polo migranti del Progetto Rebeldìa.
Una iniziativa ancora più importante in un momento in cui torna alla
ribalta sui quotidiani locali
la cosiddetta emergenza sicurezza nel quartiere Stazione di Pisa. Oggetto
delle preoccupazioni di media e forze dell’ordine, le "continue risse tra
extracomunitari" che si sarebbero registrate nella zona.
imporre tramite un ordinanza dell’amministrazione comunale l’anticipo
dell’orario di chiusura al Minimarket Luna, di fronte alla Stazione, punto
di ritrovo di numerosi immigrati e non solo. Il provvedimento apre dunque
la guerra ai locali dei migranti nella zona Stazione, a cui fa seguito
l’intensificazione dei controlli: sempre secondo la stampa locale, infatti,
il Comune avrebbe dato il via libera all’installazione di telecamere in
tutto il quartiere, e presto verrà predisposto un circuito di
videosorveglianza in tutta la città.
Tutto ciò mentre in questi giorni proprio nel quartiere della stazione si
è sfiorata una tragedia, figlia della povertà e non della sicurezza su
cui la città e le istituzioni hanno taciuto.
Stazione di Pisa nelle ore notturne, riferendosi a "barboni aggressivi",
clochard che non si allontanano dalle sale di aspetto benché abusivi, e
poi risse, scippi e "brutti incontri”.
proprio qualche giorno fa e’ andato in onda un altro film, dal copione più
tragico e drammaticamente reale. Un senzatetto marocchino e’ rimasto
gravemente ustionato nell’incendio del suo giaciglio, in un capannone
vicino alla stazione ferroviaria di Pisa.
ricoverato al centro grandi ustionati dell’ospedale di Cisanello.
Il video Que Viva Sant’Antonio racconta il percorso che il Progetto
Rebeldìa ha avviato da circa un anno e mezzo per incontrare e conoscere le
comunità di cittadini migranti presenti sul nostro territorio. Grazie
all’interazione fra le varie associazioni del Progetto Rebeldia che si
occupano di
migranti e le comunità straniere stesse, lo spazio di Via Battisti è
diventato un laboratorio in cui ai servizi fondamentali come la scuola di
italiano e lo sportello di consulenza, si intrecciano i momenti di
socialità e festa.
investe sull’incontro, su quella mezcla di esperienze che rappresenta la
ricchezza della città contemporanea.
Una esperienza quella del Progetto Rebeldìa che riteniamo debba rimanere
nell’area di via Battisti ed essere integrata nel piano di
riorganizzazione urbanistica, in quanto fattore di coesione sociale.
CiboliberoKC, Ciclofficina Pisa, Cinematic, El Comedor Estudiantil Giordano
Liva, Emergency Pisa, Equilibri Precari, Gruppo d’Acquisto Solidale Pisano,
Ingegneria Senza Frontiere Pisa, Machu Picchu, Associazione
Mezclar-Ambulatorio migranti, ¡Mosquito!, Osservatorio Antiproibizionista,
Laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa, Rebeldìa Media Crew,
Rebeltheater, Scacchi Insorgenti, Gruppo TNT Lavoro non lavoro, Trinacria
Gio Family, Underground Pisa.
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