Firenze: 2 giorni di eventi per “il processo al processo”

*1 E 2 MARZO A FIRENZE
CITTA’
APERTA CHE RIPUDIA LA GUERRA…*
*COMINCIA IL "PROCESSO AL PROCESSO"*

Il prossimo fine settimana a Firenze è un primo momento
importante di risposta alla condanna. Abbiamo scelto per questa due giorni un
non luogo, un grosso *TENDONE* in *PIAZZA GHIBERTI*, nel quartiere di Santa
Croce, a pochi metri da quella nefasta aula bunker dove è stata emessa la
sentenza. Un bunker costruito quasi trent’anni fa e che doveva essere demolito
pochi mesi dopo esaurita la stagione dell’emergenza. Una dimostrazione di
quanto l’eccezionale sia diventato ordinario.

Il *TENDONE* ospiterà incontri ed
assemblee di reti e movimenti che agiscono e si confrontano sul terreno della
lotta contro la guerra, della difesa dei beni comuni, della crisi della
rappresentanza.

Il *TENDONE* sarà un momento di incontro
per tutt@ coloro che vorranno passare e vedere, sentire e sostenere gli
imputati e che si batte per un altro mondo.

Il *TENDONE* vedrà grossi momenti
spettacolari, teatrali e musicali, linguaggi artistici contemporanei capaci di
mettere a nudo una contemporaneità blindata.

E’ fondamentale che l’asse processuale
Genova, Cosenza, Firenze assuma una rilevanza ed un’attenzione politica
primaria. Sentenze che oscillano tra innovazione – nuove configurazione di
reati per rispondere penalmente alle future insorgenze, per cui
devastazione&saccheggio o l’associazione sovversiva che può essere
temporanea e finalizzata ad un singolo momento/evento- ed esaltazione del
vecchio – innalzare esponenzialmente le pene, come nel caso di Firenze, o
riesumare reati (Cosenza) come cospirazione politica utilizzati x i golpisti
degli anni ’70 – senza peraltro mai condannarli. Abbiamo bisogno di una
cassetta degli attrezzi utile ad affrontare/capovolgere queste sentenze, a
garantire l’assoluta libertà di movimento. Per questo proponiamo la creazione
di un *Osservatorio permanente su processi e conflitti*. La campagna,
fiorentina, a cui abbiamo deciso di dare vita è quella del "*processo al
processo*". Una campagna permanente da qui all’appello, quindi almeno un
anno. Abbiamo pubblicato il processo sul web per farlo diventare uno spazio
pubblico. La nostra campagna attraverserà la città sul paradosso della
sentenza: la moglie di Dini 2 anni, Cuffaro 5, resistenti contro la guerra
globale 7 la bancarotta internazionale e la mafia convengono. Rendendola
ridicola (il re è nudo), rispetto alle sentenze di auto assoluzione del potere
e saldandola alla nostra pratica sociale: la città bene comune e spazio
pubblico. Una campagna sideralmente distante da vecchi e logori schemi che
hanno sempre portato al fallimento: la lotta genera repressione e poi si fa la
lotta alla repressione. Sempre in meno, sempre più divisi perché la repressione
colpisce in modi, tempi ed intensità diverse. Basta piangere sulla repressione,
quel che unisce e può unire non è lo sdegno, ma il desiderio la tensione
l’azione il quotidiano demolire questo dominio immondo costruendo orizzonti di
liberazione. Una campagna lunga da condurre con una molteplicità di supporti
mediatici e con una larga versatilità dei modi di presentazione. L’obiettivo è
arrivare all’appello con la ridicolizzazione della sentenza, l’affermazione
positiva della "resistenza" ed un inoppugnabile schieramento sociale.
Delirio securitario è l’espressione che più stiamo utilizzando per fotografare
quello che sta avvenendo a Firenze (e da tante altre parti). Ricordiamo i
passaggi dalla fine dell’estate. Guerra ai lavavetri (con l’utilizzo del
lessico del regolamento di polizia municipale del Podestà di Firenze contro
"i mestieri girovaghi" ed a difesa del "decoro"). Guerra ai
romeni, dopo la vicenda di Roma. Guerra ai poveri, alla loro permanenza in zone
centrali come la stazione, con tanto di sequestro di cartoni e giacigli di
fortuna perché la loro presenza non disturbasse il flusso turistico. Operazioni
di deportazione dai campi rom. La convenzione Comune/Ministero degli Interni
per la versione "umana" dei CPT dedicati all’accoglienza dei
profughi, degli asilanti che sfuggono alle guerre (si veda il file allegato).
Sullo sfondo l’attacco alle occupazioni delle case. Tutti questi passaggi
segnano la crisi verticale della rappresentanza politica e della sua capacità
di controllo. Non è un caso che il comitato per l’ordine pubblica sussuma i
poteri e divenga l’organo che si candida a governare le "emergenze"
che esso stesso produce.

QUESTO IL PROGRAMMA

Sabato 1 marzo
Ore 15.00 Piazza San Marco appuntamento per un corteo comunicativo in centro
Ore 17.00 TENDONE PIAZZA GHIBERTI ASSEMBLEA di confronto nazionale su "La
guerra permanente e il securitarismo: le sfide della nuova fase"
Ore 21.00 Spettacolo teatrale e concerto

Domenica 2 marzo
Ore 10.00 TENDONE PIAZZA GHIBERTI ASSEMBLEA NAZIONALE "Genova, Porto
Alegre, Firenze, 15 febbraio, e il nuovo ciclo dei movimenti sociali"
Ore 14.00 TENDONE PIAZZA GHIBERTI incontro del Patto contro la precarietà
"Precarietà e nuove povertà: nessuno può farcela da solo"

Ingiustizia sociale: sentenza choc a Firenze, 7 anni ai denunciati del 1999.

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