Università: niente più concorsi per i ricercatori (precari)


Ancora una volta il ministro Mussi e il suo entourage ha preso in giro
le
decine di migliaia di docenti e ricercatori precari delle Università
italiane.

Il decreto "Mille-proroghe" è stato ormai approvato ed è
entrato
in vigore il 1 marzo.
Con una nota ministeriale del 4 marzo, a firma Antonello Masia,
direttore
generale del MIUR, il Ministero ribadisce che il 1 marzo è il termine
ultimo
di validità per tutti i bandi a ricercatore, siano essi su fondi
ordinari o
cofinanziati (il famoso reclutamento straordinario della finanziaria
2007).

La precedente nota del Ministero, emanata il 5 febbraio stabiliva come
data
ultima per i concorsi con cofinanziamento il 31 marzo.

E su questa data
la
gran parte delle Università si sono basate vedendola retrodatare il 4
marzo
al 1 marzo. Ed una tanto vociferata nota di rettifica non è mai stata
emanata, con la conseguenza che la gran parte dei bandi su fondi
straordinari rischiano di essere definitivamente cancellati.

Dal 1 marzo 2008 tutti i concorsi dovranno svolgersi con il nuovo
regolamento Mussi di cui, ad oggi, si è persa traccia. Probabilmente
naufragato nell’oceano del chiacchiericcio pre-elettorale. E col
regolamento naufraga il tanto annunciato reclutamento straordinario
(che
di
straordinario, peraltro, aveva solo la sua inconsistenza).

TUTTI i concorsi universitari, ormai da una settimana, sono bloccati. E
si
riapre invece il reclutamento per i professori ordinari e associati con
doppia idoneità: spalancando, così, le porte allo sperpero dei fondi
universitari a pioggia. Una idoneità non si rifiuta (quasi) mai a
nessuno.

Con buona pace di un merito che vale sempre, e solo, come buona ragione
per
non assumere i precari (a tempo indeterminato, perché nei contratti a
termine il merito non conta).

Ed a conferma di quell’esercito di
generali
che è la nostra malandata Università. Ma sia chiaro, i soldati non è
che
non ci siano, sono solamente infognati in trincee e cunicoli dalle
quali
nessuno li vede.
Ed a chi aspetta (e spera) nel nuovo regolamento di Mussi non possiamo
che
far notare come sul sito del Ministero, la maschera di ricerca dei
bandi
per la prima sessione 2008 NON PREVEDA come voce i "ricercatori".

Ciò che lascia più di ogni cosa sconcertati e interdetti è il silenzio
assordante dell’informazione, dei sindacati, degli stessi Atenei.

Dall’approvazione del "Mille-proroghe" ad oggi si contano sulle dita di
una
mano gli articoli dedicati a questo scempio.

Quasi inesistenti i
comunicati
da parte delle OOSS, e mai tesi a denunciare con forza e in maniera
inequivocabile quanto accade (con la sola meritoria eccezione
dell’ANDU).

Scomparsa invece la CRUI, evidentemente contenta di aver portato a casa
lo
sblocco dei concorsi.

La RNRP (rete nazionale ricercatori precari) proclama lo stato di agitazione.

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