È morto stamattina, Domenico Monopoli di 43 anni, per le ferite riportate in seguito alla caduta da un soppalco da un’altezza di circa cinque metri, nel settore delle verniciature. La vittima è un capo reparto che in quel momento era salito sul ponteggio per un riparazione. A seguito della morte di Domenco i sindacalisti e i lavoratori hanno attivato un presidio davanti all’ingresso B dello stabilimento di Melfi, chiedendo che vengano accertate le responsabilità di chi ha il compito di assicurare il rispetto della vita dei lavoratori e la verifica di tutte le altre postazioni di lavoro. Allarmanti i dati forniti dall’Eurispes: «Infortuni sul lavoro: peggio di una guerra», l’istituto ha calcolato come dall’aprile 2003 all’aprile 2007 i militari della coalizione che hanno perso la vita sono stati 3.520, mentre, dal 2003 al 2006, nel nostro Paese i morti sul lavoro sono stati ben 5.252. Evidentemente ancora non bastano i decreti contro le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, infatti cresce il malessere degli operai, che emerge da una recente indagine realizzata dalla Fiom nazionale che ha intervistato cento mila operai. Il 42% ritiene già compromessa la propria salute a causa del lavoro, mentre il 58% degli intervistati ritiene il proprio posto di lavoro non a norma. Il vero problema è che si risparmia sempre più sulla sicurezza e sul costo dei lavoratori, spesso scegliendo maestranze poco preparate e precarie.