GAZA, TRE PALESTINESI UCCISI IN RAID ISRAELIANO

GAZA – La ‘Operazione Fine dell’ Arroganza’ è iniziata oggi,
annunciano con orgoglio le milizie palestinesi di Gaza. Ieri un
dirigente di Hamas, Khalil al-Haya, aveva anticipato che i palestinesi
della Striscia cercheranno di scrollarsi di dosso con la forza la morsa
che li attanaglia dal giugno scorso. Già in mattinata le bombe israeliane avevano mietuto vittime. Di cui due adolescenti.
Parole che hanno costretto l’Egitto a
rafforzare severamente le misure di sicurezza al confine: 1.500 agenti
egiziani sono stati dislocati a ridosso del muro di cemento alto tre
metri eretto per impedire che masse palestinesi vadano da
Gaza nel Sinai, come avvenne in gennaio. Ma le forze palestinesi hanno
oggi sferrato un attacco nel settore nord-occidentale della Striscia,
contro il valico di Karni (Mintar) da dove passano i rifornimenti di
combustibile israeliano verso Gaza. Le forze israeliane sono state
colte di sorpresa. Il preludio è stato rappresentato da un nutrito
lancio di razzi Qassam e colpi di mortaio verso il Neghev, in
particolare verso il kibbutz di Nahal-Oz. In quel lasso di tempo un
commando di almeno cinque miliziani palestinesi è penetrato nel valico,
ha ucciso due civili israeliani ed è rientrato a Gaza. Nel Neghev settentrionale è
stato proclamato lo stato di allerta, nel timore che miliziani
palestinesi cercassero di entrare in un uno dei villaggi ebraici di
frontiera.

Anche il il timore di un rapimento di militari è
stato preso in considerazione. A Gaza un portavoce delle milizie, Abu
Mujahed, ha confermato che uno degli scenari esaminati prevedeva
appunto la cattura di un ostaggio israeliano. "Ma a questa operazione
ne seguiranno presto altre" ha aggiunto. L’attacco al valico dei
combustibili é stato rivendicato da tre gruppi armati (i Comitati di
resistenza popolare, la Jihad islamica, e le Brigate dei Mujahedin),
mentre i mortai sono stati sparati da miliziani di Hamas. Secondo il
generale Yoav Galant nella immediata reazione dei militari israeliani,
al valico sono stati uccisi "due terroristi". Un veicolo su cui
viaggiavano tre degli attaccanti è stato in seguito centrato da un
razzo nella zona di Zeitun (Gaza): i passeggeri, della Jihad islamica,
sono rimasti feriti; Israele afferma che almeno due di loro sono morti.
In seguito nel vicino rione di Sajaya tre palestinesi sono stati uccisi
da una cannonata israeliana: due erano adolescenti, secondo fonti
locali. In mattinata a Khan Yunes, nel Sud della Striscia, erano
inoltre rimasti uccisi in uno scontro a fuoco ravvicinato un miliziano
di Hamas e un membro di una unità di elite israeliana.

La
Striscia di Gaza torna quindi in stato di ebollizione. In
mattinata nella zona di Gerusalemme è stato decretato lo stato di
massima allerta nella sensazione che fosse imminente un attentato
terroristico palestinese. Le misure di emergenza sono state annullate
solo dopo che due palestinesi sospetti partiti da Nablus erano arrivati
ormai ad Abu Dis: ossia a cinque minuti di automobile da Gerusalemme.

(ansa) 
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