Milano
– Il pentito del gruppo di Prima Linea, Roberto Sandalo, è stato
arrestato dalla Digos di Milano con l’accusa di essere autore di una serie di attentati nei mesi scorsi a moschee e centri culturali
islamici a Milano. A darne notizia è il sito Internet de ‘Il
Giornale’. Secondo il sostituto procuratore Maurizio Romanelli che coordina
l’inchiesta, Sandalo avrebbe dato vita a una organizzazione denominata Fronte Cristiano
Combattente.
L’arresto
di Sandalo è legato a due
episodi registrati ieri sera nel milanese, entrambi vicino a
edifici islamici. Il primo si è verificato poco dopo le 22,30 quando, nei
pressi di una scuola islamica, un’auto è stata data alle fiamme. Il secondo
episodio è avvenuto alle 23,30
a Segrate, dove un fiorino e una Opel corsa sono stati
incendiati.
Vario
il curriculum di Sandalo: da ufficiale degli alpini a militante di Prima Linea,
prima terrorista
pentito e poi guardia padana della Lega Nord. Il 12 settembre
scorso è stato riconosciuto a Milano tra i manifestanti contro il
fondamentalismo islamico.
Proprio
attraverso le sue rivelazioni (corrispondenti alle confidenze fattegli dal suo
compagno di lotta Marco Donat Cattin, figlio del noto esponente Dc), le indagini per l’omicidio del
commissario Calabresi abbracciarono la pista di Lotta Continua,
con il conseguente coinvolgimento di Sofri, Bompressi e Pietrostefani che
furono successivamente condannati per questo delitto.
Come
frutto del suo pentimento Sandalo non solo ebbe una notevole riduzione della
pena, ma gli fu anche attribuita, per motivi di sicurezza, una nuova identità.
Oggi ha 46 anni, si chiama Roberto Maria Severini e vive a Milano. Il suo
ultimo arresto risaliva al 2002 per rapina.
Sandalo,
noto come ‘Roby il
pazzo‘ per la sua violenza (tra gli omicidi confessati anche
quello di Carlo Ghiglieno, responsabile della pianificazione Fiat nel 1979) è
tra i protagonisti del gruppo armato che il 29 novembre 1976 assalta
l’Associazione Dirigenti Fiat di Torino. L’azione venne rivendicata da una
nuova sigla del terrorismo: Prima Linea. Il nome scelto nasce dai servizi d’ordine dei
movimenti dell’estrema sinistra, che allora si schieravano in testa ai cortei
occupando la prima linea.
Tra
le caratteristiche richieste una doppia vita perfetta: i militanti erano
studenti e impiegati, senza documenti falsi, senza covi. Vi confluiscono
giovani di Lotta Continua, dell’Autonomia Operaia e del cosiddetto ‘movimento’.
E’
Maurizio Peruzzi, 52enne residente a Nibbiano (Piacenza), il perito chimico
complice dell’ex componente del gruppo di fuoco Prima linea Roberto Sandalo
arrestato per alcuni attentati contro centri islamici del milanese. Peruzzi
risulta il ‘creatore’ della lega antislamica a cui ci si poteva rivolgere
attraverso un numero di cellulare. Una sim card attiva a partire dal 2006 e
attraverso la quale il perito finito in manette entra in contatto con Sandalo,
ex terrorista rosso. Un duo che inizia a realizzare una serie di attentati
contro l’Islam, alcuni dei quali rivendicati con la scritta ‘stop islam’ con
vicino il numero di cellulare da contattare per diventare un adepto dell’anti
Islam.
"Siamo
stati noi i primi a sospettare di Roberto Sandalo per gli attacchi condotti
contro le moschee e i centri islamici della Lombardia": cosi’ Dacia
Valent, portavoce della Islamic Anti Defamation League, commenta in una nota
l’arresto ordinato dalla procura di Milano nei confronti di Sandalo nell’ambito
delle indagini sugli attacchi condotti dallo scorso aprile contro i centri
islamici lombardi. "L’arresto di Sandalo è solo un primo passo – afferma la Valent – La questione sta
nello smantellamento di una rete di terrorismo razzista che in Italia cresce
con il silenzio delle istituzioni". Ricordando che "noi della Iadl
denunciammo il suo ruolo per primi lo scorso settembre nel nostro sito"
(http://www.verbavalent.com/?q=node/172), l’ex parlamentare di origine somala
sottolinea il ruolo fondamentale di Internet in questa vicenda. "Sandalo
era uno dei più attivi membri del sito anti-islamico www.lisistrata.com –
prosegue la portavoce della Iadl – inoltre è stato membro del movimento di
Volpe Pasini, Sos Italia. Sappiamo che l’indagine non si ferma qui, e sappiamo
che Sandalo non era solo". "Attendiamo fiduciosi l’arresto del resto
della banda" conclude la
Valent annunciando che la Iadl contiinuera’ "a vigilare sulla
sicurezza delle comunità islamiche in Italia".
Milano,
13 apr. (Adnkronos) – E’ stato arrestato nel piacentino un perito chimico di 52 anni,
complice dell’ex componente del gruppo di fuoco di ‘Prima Linea’ Roberto
Sandalo, arrestato nei giorni scorsi per alcuni attentati incendiari contro
centri islamici del milanese. L’uomo, Maurizio Peruzzi, residente a Nibbiano
(Piacenza), è stato fermato dagli uomini della Digos di Milano e dovrà rispondere
di alcuni attacchi contro obiettivi islamici. Nella sua abitazione è stato
trovato del materiale per creare gli ordigni incendiari e documenti del ‘Fronte
cristiano combattente’ di cui l’ex terrorista rosso era leader.
Peruzzi
risulta il ‘creatore’ della lega antislamica a cui ci si poteva rivolgere
attraverso un numero di cellulare. Una sim card attiva a partire dal 2006 e
attraverso la quale l’uomo finito in manette entra in contatto con Sandalo, ex
terrorista rosso. Il duo inizia a realizzare una serie di attentati contro
l’Islam, alcuni dei quali rivendicati con la scritta ‘stop islam’ con vicino il numero di cellulare da
contattare per diventare un adepto dell’anti-Islam.
Almeno
60 le telefonate, molte di insulti, che sono state intercettate dagli uomini
della Digos di Milano che hanno stretto le manette intorno ai polsi di Peruzzi.
L’arresto è scattato ieri sera in un cascinale in provincia di Piacenza dove
l’uomo vive con la moglie e i due figli. Nell’abitazione è stato recuperato
diverso materiale chimico e manuali, anche scaricati da Internet, per il
confezionamento e la fabbrica di esplosivi. Inoltre, recuperato un documento
falso e il cellulare utilizzato come recapito per la sedicente lega anti-Islam.
Gli uomini della Digos hanno anche sequestrato due targhe rubate con cui la
coppia era pronta ad effettuare un sopralluogo per il prossimo obiettivo da
colpire.
Gli inquirenti stanno indagando inoltre su una serie di attentati, almeno 5,
compiuti a partire dall’estate del 2006 e che potrebbero essere stati messi a
segno da Sandalo con l’aiuto tecnico di Peruzzi. Il perito chimico, sottoposto a fermo
disposto dal pm, dovrà rispondere di
incendio doloso, detenzione e porto di materiale esplodente e del furto delle
targhe, reati commessi con
l’aggravante della discriminazione religiosa.
Per
il 52enne si sono aperte le porte del carcere di San Vittore in attesa della
convalida del gip ed è scattato anche il sequestro del materiale contenuto nel
suo computer.
E’
sospettato di aver messo a segno altri cinque attentati contro centri islamici
nel Milanese Roberto Sandalo, ex componente del gruppo di fuoco Prima Linea,
arrestato pochi gioni fa per cinque attacchi esplosivi su cui gli uomini della
Digos di Milano guidata da Bruno Megale non nutrono dubbi. La ‘firma’ dell’ex
terrorista rosso, pero’, potrebbe essere legata ad altri attentati che,
dall’estate 2006, hanno interessato moschee e luoghi di ritrovo islamici, a
partire da quello al Fondaco dei Mori a Milano.
Sandalo
è un agente dei servizi segreti? Così disse Borghezio, quando lo trovò a
guidare le guardie padane nelle ronde notturne, così è ipotizzabile per quanto
concerne il pentimento ai tempi di Prima Linea in quanto fece arrestare tanti
militanti e scomparve senza pagare per le sue responsabilità. Essere ufficiale
degli alpini prima di tutte queste “esperienze”, peraltro, spiega la sua
“disponibilità” a rendere servigi all’esercito.