Betlemme: tiravano pietre ai soldati israeliani e questi hanno
risposto sparando all’impazzata. E’ successo ieri sera, nei pressi del
campo profughi di Deheisha, a sud di Betlemme, in Cisgiordania.
5 adolescenti palestinesi sono stati raggiunti da una scarica di
proiettili sparata da militari israeliani che pattugliavano l’area. Nei territori occupati ormai non si contano più gli scontri. I soldati israeliani entrano quotidianamente nei territori sotto controllo palestinese. Nel silenzio della comunità internazionale continua il genocidio di un popolo, a cui oltre le pietre non è rimasto niente. Negata la possibiltà di spostarsi, di coltivare le terre, di lavorare. Rimane solo la Nuova Intifada.
risposto sparando all’impazzata. E’ successo ieri sera, nei pressi del
campo profughi di Deheisha, a sud di Betlemme, in Cisgiordania.
5 adolescenti palestinesi sono stati raggiunti da una scarica di
proiettili sparata da militari israeliani che pattugliavano l’area. Nei territori occupati ormai non si contano più gli scontri. I soldati israeliani entrano quotidianamente nei territori sotto controllo palestinese. Nel silenzio della comunità internazionale continua il genocidio di un popolo, a cui oltre le pietre non è rimasto niente. Negata la possibiltà di spostarsi, di coltivare le terre, di lavorare. Rimane solo la Nuova Intifada.
Fonti
mediche hanno reso nota l’identità dei ragazzi. Si tratta di Walid
Rizq, 15 anni; Ahmad Muhaisin, 18; Isma’il Shadhily, 18; Muhammad
Iraqi, 16; Abdullah Afandi, 13 – colpito al petto dalle pallottole.
Testimoni
oculari hanno raccontato che tre jeep militari si sono avvicinate al
campo profughi e i ragazzi hanno iniziato a tirar pietre. I soldati
hanno aperto il fuoco all’impazzata.
Infopal