Pisa – La città ha ricordato con un partecipato presidio musicale l’uccisione del giovane militante anarchico Franco Serantini. Come ogni anno il Circolo Agorà ha posto una corona di fiori nel luogo in cui venne ucciso dalle forze dell’ordine. 36 anni fa, il 5 maggio, durante una manifestazione di giovani intenti ad impedire il comizio dell’ex gerarca fascista Giuseppe Niccolai, veniva colpito a morte il giovane ventenne, anarchico e figlio di nessuno.
Per due giorni il giovane venne lasciato agonizzare nel carcere di Don Bosco, senza cure ne assistenza. La sua condizione di "figlio di nessuno" spinse le "autorita’ carcerarie" ad un tentativo di sepoltura clandestina, sventato per l’onestà di un lavoratore che si rifiuto’ di coprire il misfatto.
Tutta la storia venne poi raccontata nel celebre libro "Il sovversivo" di Corrado Stajano. Il Sovversivo era Franco Serantini.
Per due giorni il giovane venne lasciato agonizzare nel carcere di Don Bosco, senza cure ne assistenza. La sua condizione di "figlio di nessuno" spinse le "autorita’ carcerarie" ad un tentativo di sepoltura clandestina, sventato per l’onestà di un lavoratore che si rifiuto’ di coprire il misfatto.
Tutta la storia venne poi raccontata nel celebre libro "Il sovversivo" di Corrado Stajano. Il Sovversivo era Franco Serantini.
In questi giorni, dopo l’omicidio del giovane di Verona, è stato ancora più importante porre in essere una presenza politica antifascista in piazza. Pisa non ha dimenticato i caduti nel nome dei valori fondanti della Resistenza e della Repubblica antifascista.