ROMA – Benedetto XVI ha attaccato questa mattina la legge 194 che regola l’aborto in Italia, dicendo che non risolve i problemi delle donne ma costituisce anzi una nuova ferita per la società, e ha esortato le istituzioni a intervenire in difesa della vita "in tutte le sue fasi".
E’ quanto si legge in un comunicato della Santa Sede, che riporta le parole pronunciate questa mattina dal Pontefice in occasione dell’udienza con il Movimento per la Vita in Vaticano.
"L’aver permesso di ricorrere all’interruzione di gravidanza, non solo non ha risolto i problemi che affliggono molte donne e non pochi nuclei familiari — si legge — ma ha aperto un ulteriore ferita nelle nostre società, già purtroppo gravate da profonde sofferenze".
Il Papa ha poi esortato le istituzioni affinché "pongano di nuovo al centro della loro azione la difesa della vita umana e l’attenzione prioritaria alla famiglia , nel cui alveo la vita nasce e si sviluppa".
La famiglia, secondo Benedetto XVI dovrebbe essere aiutata con "ogni strumento legislativo" per poter far fronte alle aumentate difficoltà del nostro tempo. "Non si può non riconoscere che difendere la vita umana è diventato oggi praticamente più difficile, perchè si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore, affidato al giudizio del singolo".
Ancora una volta il Papa entra a gamba tesa nell’agenda politica del paese, aspettando un governo che deve ancora prestare giuramento, ma che non tarderà sicuramente a rendere omaggio al santo padre.
Libera chiesa in fedele stato…
(notizia tratta da Reuters)