PALERMO – "Il ponte sullo Stretto si farà, perché prima
di tutto è un impegno preso con gli elettori". L’ha detto il ministro per
le Infrastrutture, Altero Matteoli, in un’intervista pubblicata oggi su La Sicilia, nella quale
indica entro il 2009 la data di inizio dei lavori. "Berlusconi in campagna
elettorale ha detto che se avesse vinto il centrodestra – ha aggiunto – si
tornava al ponte. Il primo compito che hanno i ministri è di rispettare gli
impegni".
Alla domanda se pensa che sul ponte occorra un referendum, come
proponeva la Lega,
Matteoli afferma che "Il referendum l’abbiamo già fatto: si è votato per
le Politiche su un programma. Più referendum delle elezioni…". E ancora.
"Se si realizza il ponte, a caduta verranno realizzate le opere indispensabili
per la Sicilia".
Infine, il ministro ha sottolineato che "é impensabile che l’Alta velocità
si fermi a Napoli e non a Trapani. Qualche anno fa – ricorda – rimasi
esterrefatto: impiegai tre ore e mezzo da Trapani a Catania in treno".
LEGAMBIENTE, SI PROFILA REGALO ALLE MAFIE
”Per modernizzare il sistema dei trasporti siciliano, opera assolutamente
indispensabile, non serve il ponte sullo Stretto. Anzi”. Cosi’ Vittorio
Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta le dichiarazioni
di Altero Matteoli pubblicate oggi dal quotidiano La Sicilia. ”I costi
altissimi del ponte assorbiranno tutte le risorse che sarebbe, invece,
indispensabile utilizzare per affrontare la vera emergenza trasporti
dell’intero Paese: la mobilita’ urbana, il pendolarismo e l’ammodernamento
delle linee ferroviarie del Sud. ”Con l’avvio dei lavori del ponte sullo
Stretto – aggiunge Cogliati Dezza – oltre allo stravolgimento ambientale che
l’opera comporterebbe, vediamo purtroppo profilarsi all’orizzonte un grande
regalo alle mafie”.