Pestato un Rom a Pisa in pieno giorno. Non è stata scartata la matrice razzista. 7 giorni di prognosi.

Pisa – Dopo tanti allarmi e
preoccupazioni anche a Pisa è arrivata la violenza contro “il diverso”. A farne
le spese un giovane Rom pestato a sangue da tre individui, tutt’altro che
coraggiosi.

Calci e pugni contro un migrante
in pieno pomeriggio, verso le 16,
in zona aeroporto. Con il volto tumefatto il giovane è
stato raccolto da alcuni passanti che, chiamando l’ambulanza lo hanno portato
in ospedale. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane P.D.C. stava recandosi
presso l’incrocio dove spesso chiede l’elemosina, quando in tre ( a lui
sconosciuti) lo hanno malmenato a colpi di calci e pugni. I tre codardi
assalitori si sono avvicinati velocemente e senza motivo hanno iniziato il
pestaggio. Le forze dell’ordine parlano di probabile regolamento di conti, ma
visti gli ultimi crescenti e allarmanti fatti non negano la possibilità di
un’aggressione di matrice razzista.

Il giovane ne avrà per una
settimana.

Intanto anche in città cresce il
timore di azioni xenofobiche, “legittimate” dai primi interventi del nuovo
sindaco, che tende nelle occasioni pubbliche a denunciare la “grave situazione
d’illegalità cittadina”.  La vera grande
emergenza cittadina non è l’immigrazione, ma la mancanza di un sostanziale
diritto alla casa, la mancanza di un lavoro dignitoso, la mancanza di servizi e
diritti diffusi sul territorio. Il sindaco ora però tace sulle questioni
cardine, e, insieme alla sua giunta, va nella direzione indicata a suo tempo
dal predecessore Fontanelli. Dopo le ronde
anti-volantini
, anche l’aggressione ad un giovane migrante, la città
assiste ad un cambiamento fino a poco tempo fa inimmaginabile. Il razzismo non
appartiene alla cultura millenaria di Pisa, ed un eventuale cambiamento
porrebbe le basi per nuovi conflitti e nuove forme di emarginazione.  Alla violenza dei razzisti non basta una
semplice risposta formale, ci vuole una risposta culturale e sociale capace di
arginare fenomeni di questo tipo, e indirizzi le nuove generazioni sulla via
della tolleranza e della solidarietà. L’amministrazione dirà e farà qualcosa? O
rimarrà a guardare gli amanti della pseudo giustizia e legalità? Il razzismo,
comunque, in città non passerà.

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