Ronde di “Ripulitori notturni” nel centro storico di Pisa.

PISA_ Intorno alle 23.00 di stasera (15/05), mentre si stava svolgendo all’interno di
scienze politiche un cineforum sul tema del lavoro precario, è successo qualcosa
di probabilmente inedito per la città di Pisa.Un gruppo composto da una decina di persone ha organizzato
una vera e propria “ronda” nel cento storico di Pisa, atta a staccare dai muri
delle facoltà e degli edifici in genere, ogni sorta di volantino o manifesto.

Nell’uscire dalla facoltà i compagni del collettivo di
scienze politiche, non credevano ai loro occhi, questo gruppo di persone, non
erano pagati né dal comune, né dalla questura e nonostante questo, con tanto di
telecamera e taccuino, su cui segnavano le “firme” dei vari volantini , si
impegnavano a staccare  dai muri, i secondo loro sgradevoli, volantini e
annunci vari.

È nato chiaramente un diverbio, molto animato, che ha
raggiunto attimi di tensione.

Un po’ per le frasi spiacevoli partite dal gruppo dei
“ripulitori”, come: “torna a casa tua siciliana di ….., qui siamo a Pisa e a
casa mia sta roba non la voglio al muro” un po’ per qualche spinta scappata
all’energumeno di turno.

La situazione è stata veramente imbarazzante, mentre i
compagni chiedevano chi ci fosse dietro a questa azione, senza avere risposta,
il gruppo composto anche da gente di una certa età (sia uomini che donne),
continuava a staccare anche i manifesti che pubblicizzavano iniziative del
giorno dopo, attaccate proprio all’ingresso della facoltà.

La situazione si è fatta insostenibile quando uno dei
presenti ha incominciato a riprendere con la telecamera i compagni gridando
all’illegalità in cui vertevano se si fossero rivendicati quei volantini.

Dopo poco, i più se ne vanno e solo uno, raggiunto poi da
due fedeli “ripulitori della notte”, rimane a parlare…   

Secondo lui c’è un problema di decoro urbano e nonostante sia
d’accordo con l’idea di mettere dei tazebao o comunque degli spazi pubblici
liberi e gratuiti in giro per il centro dove “attacchinare”, fino a quel
momento continueranno a staccare tutto e continueranno a trovarsi tra amici per
fare le ronde notturne.

Intenzionato addirittura a portare tutto il materiale
raccolto al neo-sindaco Filippeschi per denunciare la situazione, sembra però
non voler capire che il risultato della loro azione è che solo chi se lo può
permettere ed ha i mezzi potrà quindi, perlomeno fino all’arrivo dei tazebao
(aspettiamo fiduciosi…) pubblicizzare e porre in evidenza iniziative e
contenuti e chi, come i collettivi, non ha i mezzi e diffonde pure materiale
spesso ritenuto scomodo, difficilmente potrà trovare spazio in una città sempre
più in mano ai soliti poteri forti.

La discussione non ha chiaramente portato molto lontano, di
fronte ad un fine seppur minimamente condivisibile, i mezzi entravano
chiaramente in conflitto.

Chi vuole dare spazio alle sue ragioni e ai suoi contenuti,
spesso scomodi, senza sottomettersi al ricatto finanziario che non può
accettare anche per mancanza di mezzi non dovra più fare i conti solo con la
questura o con le multe salate del comune.

Adesso in città ci sono le ronde cittadine di chi pensa che
il decoro urbano è infranto dai volantini e non dalle centinaia di strutture
sfitte e lasciate al degrado, che gli speculatori e gli amministratori in
questi anni hanno contribuito a far marcire sgomberando perfino chi le
auto-recuperava.

Preoccupante vedere in una città come Pisa, il diffondersi
di pratiche a dir poco inquietanti che nella figura delle ronde ci fanno
sentire più a Nord-est di quanto già non siamo.

I tempi sono cambiati e Pisa non è più un’isola felice (lo è
mai stata…?).

Intanto state attenti, chissà che un domani non siate
proprio voi a guastare il decoro urbano di lorsignori pisani ostentati, che
usano la loro pisanità come mezzo per discriminare e ripulire, e va a finire
che hanno un’ albero genealogico ben piantato nel basso stivale.

E comunque… Muri bianchi, Popolo muto!

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