Dopo lo stop di
Napolitano finisce in archivio il reato di immigrazione clandestina.
In compenso si avrà una speciale aggravante, e la perentoria esclusione di
qualsiasi possibile circostanza attenuante, per il reato commesso da chi
soggiorna abusivamente in Italia.
Un esempio: se il clandestino commette un
furto, una rapina, una violenza sessuale, scatterà una maggiorazione di pena
frutto del suo stesso stato di clandestinità. Ovviamente, per chi non si
macchia di delitti, la norma è del tutto ininfluente.
In compenso, se
nella manovra anticrimine scompare il nuovo reato, la stretta contro i migranti
extracomunitari e comunitari è durissima.
Visti,
ricongiungimenti, cittadinanza, Cpt, requisiti di permanenza, sequestro e
confisca delle case affittate in nero: su tutto questo il decreto legge che il
ministro degli Interni Roberto Maroni ha messo ormai a punto è destinato a
inasprire fortemente la politica dell’accoglienza del nostro Paese. Di pari
passo, gli inasprimenti delle pene per i reati di grave allarme sociale, le
limitazioni fino alla negazione dei benefici carcerari della Gozzini, lo stop
alla concessione condizionale della pena del ministro della Giustizia Angelino
Alfano disegnano un intervento legislativo molto pesante pure nei confronti dei
crimini commessi da italiani.
Fermezza e
rigore si traducono in sei capitoli pesantissimi. Per gli extracomunitari ecco
il visto per soggiorni sotto i tre mesi, il test del Dna per i ricongiungimenti
familiari possibili solo per i parenti stretti, la limitazione territoriale per
chi attende l’asilo. Chi non obbedisce all’ordine di espulsione sarà equiparato
a un latitante e chi affitta in nero un immobile a un immigrato se lo vedrà
confiscare. In caso di matrimoni misti la concessione della cittadinanza non
sarà più automatica, nei Cpt si potrà restare fino a 18 mesi.
Altrettanto dure
le regole per i migranti comunitari: dovranno dimostrare da quanto tempo sono
arrivati in Italia, avere un reddito sufficiente e se commetteranno un reato
saranno espulsi "per motivi imperativi di pubblica sicurezza". Tutto
questo per decreto legge. Come le maggiori pene per chi guida ubriaco o drogato
che si vedrà revocata la patente e confiscata l’auto. Se ucciderà qualcuno non
potrà fruire di alcun beneficio.
Il governo
Berlusconi punta al consenso, almeno parziale, dell’opposizione. Ed ecco
riproposte le misure che l’ex ministro Amato aveva previsto per dare più poteri
ai sindaci, a cominciare dalle ordinanze sull’ordine e la sicurezza. I vigili
potranno usare la banca dati della polizia. Nasce un nuovo reato per punire i
graffitari condannati a riparare il danno per fruire della sospensione della
pena. Al sequestro delle merci contraffatte seguirà l’immediata distruzione.