Roma_E’ stata forte, oggi, la risposta degli studenti a chi tenta di normalizzare e pacificare il conflitto all’interno dell’università La Sapienza. In più di 1000, infatti, hanno preso parte al presidio di questa mattina di fronte alla facoltà di lettere. Dalle 8.30 della mattina si sono susseguiti gli interventi di condanna verso l’aggressione neofascista di due giorni fa.
Gli studenti che sono intervenuti hanno ribadito la richiesta di dimissioni del preside della facoltà Guido Pescosolido, che aveva autorizzato il convegno promosso da una sigla legata a FN e che si sarebbe dovuto svolgere questa mattina. L’agibilità concessa dal preside a questi gruppi neofascisti, che fanno del razzismo e della caccia al diverso il loro credo politico, è ritenuta dagli studenti dei collettivi antifascisti responsabile, in parte, dell’aggressione.
Verso le 12.00 un corteo spontaneo si è mosso all’interno e intorno alla cittadella universitaria, raccogliendo consensi da parte degli studenti dell’ateneo romano. Forte e intensa la solidarietà espressa verso Emiliano, ora agli arresti domiciliari, e Giuseppe.
Gli studenti, riuniti in assemblea dalle 14.00, lanciano un appello per la costruzione di una difesa legale collettiva, fatta di testimonianze e solidarietà. Per la settimana prossima sono previsti numerosi appuntamenti all’interno delle diverse sedi universitarie, a cominciare dalla partecipazione al consiglio di facoltà di domani a cui viene richiesta una presa di posizione chiara e precisa di condanna dei fatti di martedì e di distinzione netta tra chi ha attaccato degli studenti con mazze e bastoni e chi ha risposto all’aggressione.
per maggiori informazioni: Global Project