Livorno, arrestata una giovane accusata di aver fatto parte delle cor

 

Ricomincia la caccia alle streghe. Stamane in un
blitz del ros dei carabinieri di livorno, è stata arrestata p. g. 35 anni., con l’accusa di associazione finalizzata al
terrorismo e rapina aggravata . La donna, raggiunta da un’ordinanza di custodia
cautelare emessa dal gip di firenze, avrebbe avuto un “ruolo attivo all’interno
delle cor, le cellule di offensiva rivoluzionaria, mettendo a disposizione la
propria abitazione per le riunioni dove venivano pianificate le azioni di
autofinanziamento dell’associazione stessa”

E proprio in una di queste, una
rapina in una banca a stazzema, in provincia di lucca che aveva fruttato 3500
euro, p. g. era stata arrestata insieme a f. G. E d. C., entrambi
attualmente in carcere nei penitenziari di firenze e parma. I carabinieri del
ros, dopo l’arresto di p. g. che lavorava presso una cooperativa di
livorno adesso sono sulle tracce di un quarto uomo, anche lui accusato di aver
avuto un ruolo attivo all’interno delle cor.

Breve cronaca dell’inchiesta Cor.

07/06/04: Viene arrestato
Alessio P., con l’accusa di aver partecipato ad un atto incendiario
nell’ottobre 2003.

28/07/04: Sulla base di
labili indizi e interpretazioni arbitrarie, viene emessa un’ordinanza di
custodia cautelare a domicilio per tre giovani: William F., Francesco G. e
Giuseppe B.
30/07/04: Con l’impiego di uomini armati, elicotteri e quant’altro, all’alba
viene eseguita l’ordinanza con la perquisizione di varie altre abitazioni.
01/08/04: Il PM Antonio Di Bugno di Pisa ricorre contro la decisione del
GIP Leonardo Degl’Innocenti di concedere gli arresti domiciliari invece della
custodia in carcere.
06/08/04: Ancora senza prove e sulla base di ipotesi relative ad una
nuova azione delle Cor, eseguita nel luglio, viene emessa una ordinanza di
custodia cautelare in carcere ai danni di William, che viene quindi trasferito
dalla sua abitazione al carcere Don Bosco di Pisa. L’ordinanza è firmata dal
GIP Luca Salutini, chiamato a sostituire il precedente GIP. E’ lo stesso
Magistrato che aveva convalidato la richiesta di custodia in carcere per
Alessio.
07/08/04: Francesco, appresa la notizia della carcerazione di William,
fugge dagli arresti domiciliari.
16/08/04: Il Tribunale del Riesame di Firenze, sulla base di un
ipotetico “processo alle intenzioni” di William, considerandolo de facto un
pericolo in quanto comunista, accoglie la richiesta del PM e muta l’originaria
disposizione degli arresti domiciliari in custodia cautelare in carcere. La
difesa ricorre in Cassazione.

22/09/04: Dopo un breve
trasferimento dal carcere di Pisa a quello di Prato, giunge la notizia che
Alessio è stato trasferito al carcere di Torino.

06/11/04: Scadono i
termini dell’ordinanza di custodia in carcere per William. Il PM chiede allora
la proroga della carcerazione di 45 giorni, sostanzialmente per acquisire i
risultati delle indagini in corso (DNA e prove dattiloscopiche su 486 corpi di
reato). Il provvedimento è accolto dal GIP Salutini e notificato in carcere a
William dopo la scadenza del termine di carcerazione preventiva. Nonostante ciò
viene trattenuto in carcere. Il risultato degli esami non evidenzierà niente a
carico di William, Alessio e Francesco.

06/12/04: Il giorno prima
della scarcerazione di Alessio, e pochi giorni prima di quella di William,
improvvisamente e senza alcun fatto nuovo (se non quelli favorevoli agli
indiziati: DNA e prove dattiloscopiche negative), la Procura di Pisa, per
trattenerli in carcere, si vede costretta a formulare la nuova imputazione di
associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico
(art. 270bis), contravvenendo al pensiero che aveva ispirato l’inchiesta nei
mesi precedenti. Con questa nuova accusa William e Alessio vengono costretti a
rimanere in carcere.
18/12/04: William viene improvvisamente trasferito al carcere di massima
sicurezza di Spoleto.

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