Venezia_ Per il secondo giorno consecutivo, attivisti e simpatizzanti della Lega Nord protestano oggi a Mestre per bloccare i lavori di costruzione di un campo nomadi per i sinti.
Non più di una ventina i manifestanti, ha riferito uno degli organizzatori, Gianni Padoan, che anche oggi presidiano dall’alba la zona dove dovrebbe sorgere il campo, finanziato dal comune con 2,8 mln di euro.
Alcuni di loro si stanno incatenando per impedire l’avvio dei lavori che, gia’ previsti per i giorni scorsi, stanno subendo dei rinvii. I manifestanti – ha spiegato Padoan – stanno presidiando entrambi gli ingressi all’area, che si trova a Favaro Veneto, alla periferia di Mestre.
Oltre a esponenti del Carroccio, sono presenti i rappresentati del comitato di cittadini contrario alla costruzione del campo, che e’ destinato a una comunita’ sinti che da decenni vive a Mestre.
In questo campo dovrebbero essere previste piccole casette con annessa, a ciascuna, lo spazio per parcheggiare una roulotte.
"Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari – ha detto il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Alberto Mazzonetto – con questa iniziativa ha tradito i veneziani. I costi del campo incideranno sulla finanza locale e impediranno altre opere che sono prioritarie. A Venezia c’e’ una emergenza
abitativa per almeno 2000 persone, sfrattate o prive di casa: i soldi per il campo dovevano andare a loro. Per Cacciari vengono prima i nomadi che i veneziani indigenti".
"E una volgarissima strumentalizzazione politica – ha dichiarato il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, la localizzazione del campo e’ stata decisa una decina di anni fa. E’ lo spostamento di un campo da una zona totalmente inadatta a una zona piu’ adeguata e lontana da ogni casa. In questo campo vi abitano cittadini veneziani in piena regola. I bambini frequentano le scuole veneziane, votano tutti nel capoluogo e appartengono a un’etnia diversa da quella della Lega. A mio parere i leghisti cercano di fomentare il clima xenofobo che tra l’altro a Mestre è in assoluta minoranza".
Una risposta immediata all’iniziativa del gruppuscolo di leghisti, che da due giorni protestano contro la costruzione dell’area attrezzata per cittadini sinti che vivono da diversi anni a Favaro Veneto, l’hanno data questa mattina i giovani dei centri sociali Rivolta e Morion dando lo sfratto alla sede della Lega Nord.
Ma in generale, affermano gli attivisti che hanno "sgomberato" i leghisti dalla propria sede, una risposta contro questa campagna xenofoba e razzista di cui il Carroccio è protagonista.
I manifestanti hanno portato fuori in strada ciò che si trovava all’interno della sede ed esposto uno striscione con la scritta "Fuori i razzisti da Venezia".
"Questa città" – dichiarano gli attivisti – è la città dell’accoglienza e della solidarietà. Personaggi come Mazzonetto e Calligari sono corpi estranei: che vadano ad abitare a Treviso, da Gentilini".