LUCCA_Riportiamo il comunicato degli occupanti: Ieri
mattina alle ore sei è stato sgomberato l’ex-ostello di via del Brennero nel
quale da più di un mese era in atto l’occupazione sociale del Progetto
Indastria. Come già comunicato in passato intendiamo sottolineare come
alle esigenze sociali le istituzioni rispondano con la forza della repressione.
Ci domandiamo allora quale funzione svolgano queste stesse istituzioni: sono
davvero nate per proteggere e facilitare la vita delle comunità o hanno la
sola funzione di asservirsi ai grandi poteri economici perché questi possano saccheggiare
le ricchezze sia umane che naturali?
Lasciando da parte interrogativi così
ampi, per quanto legittimati dallo stato dei fatti, ci chiediamo dove siano
quei tavoli di confronto paventati da istituzioni e forze politiche. Questa
presunta “apertura” è stata sbandierata a più riprese solo sulle pagine dei giornali o nelle apparizioni pubbliche, come se qualche
dichiarazione paternalistica possa sopperire ad una reale sensibilità verso le istanze sociali, giovanili o meno, di cui Progetto Indastria, ma non solo, è portavoce.
Intanto si è atteso
che gli esecutori del potere facessero il loro “dovere”, perché
ancora una volta chi lavora per una società diversa, a misura d’uomo,
gestita direttamente da chi la costituisce e costruita con le mani giorno per giorno,
perda la fiducia nel suo operato, esaurisca le forze sotto il peso dei processi,
delle aggressioni, dell’indifferenza muta di chi subisce la società e la sua
precarietà senza riuscire a reagire.A tutti questi signori, ma
ancor più a chi ci ha sostenuto, comunichiamo il proseguimento delle attività di
Progetto Indastria.
Troveremo a breve, tempi, modi e luoghi per continuare i
progetti già messi in campo ed usciremo con nuove proposte in ambito sociale.
Solo per far capire a chi non
è stato all’interno dell’occupazione quali siano state le attività ed i servizi
che in un solo mese sono stati realizzati al suo interno ne proponiamo un breve
elenco: allestimento di sala concerti, cucina, zona letto, sala proiezioni, sala
prove, tutte operative e giornalmente utilizzate; realizzazione del corso di “autodifesa del precario”, incontri e dibattiti per la diffusione di sistemi alternativi al copyright, promozione del modello Gas (Gruppi di acquisto solidale) e di modi alternativi di consumo, conduzione di inchieste sul quartiere per presentare i progetti e rilevare le problematiche più sentite sul territorio, proiezioni di documentari e film, concerti rock, jazz etc., incontri sulla militarizzazione della società , realizzazione di murales, per il recupero anche estetico dell’edificio, cene sociali, tornei di biliardino, briscola, recupero della zona verdi che circondano l’edificio etc.A breve sarebbero state realizzati anche la palestra popolare ed uno spazio adibito alle prove di una compagnia teatrale.
Tutti questi sforzi non andranno tuttavia perduti. Non siamo isolati, singole persone e gruppi di base ci hanno accordato solidarietà sin dall’inizio della nostra esperienza e continuano tutt’oggi a collaborare con noi.
In virtù di tutto questo, considerata anche la presenza su invito di realtà che riteniamo a noi analoghe come il progetto Rebeldia di Pisa, anch’esso sotto sfratto, ed il centro sociale Zapata di Genova, Progetto Indastria parteciperà spontaneamente all’iniziativa del CNV “La città si-cura? Giovani, cittadinanza, sicurezza: dalla ricerca alle pratiche”, che si terrà sabato 14 presso il complesso di San Micheletto, zona Via Elisa.
Riteniamo che Progetto Indastria, alla luce dei temi trattati, abbia il diritto di presentare la propria esperienza e le proprie proposte in merito alle politiche sociali e giovanili della nostra città.
Lanciamo quindi un appello a tutte le realtà ed i singoli che hanno partecipato alle nostre iniziative o semplicemente condividono le nostre proposte affinchè supportino Progetto Indastria in questo appuntamento ed in seguito partecipino direttamente alla sua prosecuzione.
Leggi l’articolo "Lucca: il Progetto Indastria si riprende l’ex ostello della gioventù" del 5 Maggio 2008