Verona_ Il corpo era stato trovato carbonizzato nella sua auto all’alba del 7 giugno, in una stradina di Cavaion Veronese. Adrian Joan Kosmin, 28 anni, romeno, faceva l’autotrasportatore per una ditta di proprietà di una coppia di Verona. A ucciderlo sarebbero stati i suoi datori di lavoro, Tancredi Valerio Volpe e Cristina Nervo, 34 e 31 anni, con lo scopo di intascare il premio dell’assicurazione sulla vita, pari a circa un milione di euro.
I due titolari dell’azienda, residenti a Vigasio, sono stati fermati nella tarda serata di ieri con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Questa la conclusione a cui sono giunti gli inquirenti dopo ore di serrato interrogatorio davanti al pm.
Kosmin lavorava nella ditta di autotrasporti della coppia veronese da un paio di anni, ma non era assunto. In cambio della regolarizzazione, i due datori di lavoro avevano stipulato con il romeno un’assicurazione sulla vita della quale risultava beneficiaria la donna.
Dagli accertamenti svolti dai carabinieri veronesi pare che i due abbiano narcotizzato il romeno, portandolo poi con la sua Rover 25 fino a Cavaion Veronese, nei pressi del casello di Affi, sulla A22. Qui avrebbero cosparso con un liquido infiammabile la vettura, dandole poi fuoco, mentre il romeno, privo di sensi, era al posto di guida.
I due indagati erano stati convocati dai carabinieri perchè risultavano essere state le ultime persone ad aver visto Kosmin in vita. A indirizzare i militari verso la coppia sarebbero state le testimonianze di amici e familiari della vittima.
Tancredi Valerio Volpe è stato portato in carcere, mentre Cristina Nervo, madre di un bambino di pochi mesi, è stata posta agli arresti domiciliari.
L’efferatezza del crimine lascia sbalorditi, quali saranno adesso le reazioni del belpaese ?
Fuori gli italiani dall’ Italia ?
Fonte della notizia: (rainews24)