Sei operai che lavoravano nel depuratore consortile di Mineo, a 35 km da Catania, sono morti mentre stavano pulendo una vasca depuratore. Lo si apprende da carabinieri e Vigili del fuoco già giunti sul posto.
La morte dei sei operai sembra sia stata causata dall’inalazione di sostanze tossiche. I sei, infatti, erano in una vasca quasi vuota. Quattro erano dipendenti comunali e gli altri due di un azienda privata.
Intanto ieri sera nelle Valli del Natisone, in provincia di Udine, Ennesima morte bianca, la vittima è un operaio di 33 anni, Dino Berghignan. Ne danno notizia i quotidiani locali, secondo i quali l’uomo e’ scivolato in un pendio ed e’ stato travolto da una ruspa mentre era al lavoro in un campo.
Dalla ricostruzione fornita dalla stampa locale la vittima stava percorrendo a bordo della ruspa un appezzamento di terra di proprieta’ della sua famiglia, a ridosso dell’abitato di Rodda. Il giovane stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione nella vicina casa paterna e stava trasportando del materiale, quando il mezzo si e’ ribaltato facendo cadere Berghignan e schiacciandolo, per poi rotolare per quasi 200 metri in fondo alla scarpata.
E’ stato il padre, Mario, preoccupato del mancato rientro per la cena del figlio, ad andare a cercarlo. La vittima viveva a Cividale con la moglie e due figlie piccole, di 5 e 2 anni.
Altra vittima, un operaio di 42 anni, Bortolo Strambini, originario di Sondrio. L’uomo è morto questa notte a Imperia in un incidente avvenuto nei cantieri per il raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia.
L’operaio stava lavorando nella galleria Poggi in fase di costruzione, all’altezza di via Ballestra, al Prino, alle 21.30 circa quando è stato travolto dal crollo di una centina, struttura di sostegno che serve ad armare la volta della galleria. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e il 118. L’intervento dei soccorritori che hanno tentato di rianimalo sono stati vani. l’uomo è deceduto poco dopo.
I sindacati di Imperia hanno proclamato, per venerdì prossimo, una giornata sciopero generale in segno di protesta contro la mancanza di sicurezza nei cantieri, dopo la morte dell’operaio. In segno di lutto, questo pomeriggio il cantiere chiuderà per mezza giornata.
"I compagni di lavoro al di là del fermo che avverrà per legge a causa dell’incidente mortale – si spiega una nota sindacale – ieri hanno immediatamente interrotto l’attività in segno solidarietà e protesta per l’ennesimo lutto che investe il mondo del lavoro. Nel frattempo, oggi pomeriggio, gli operai della tratta ferroviaria San Lorenzo al Mare-Andora, sempre in segno di lutto e solidarietà nei confronti della famiglia dell’operaio deceduto, e per protesta, fermeranno i lavori". Stamani il pm Filippo Maffeo ha fatto un nuovo sopralluogo nel cantiere.
Infine un operaio edile di 46 anni e’ morto nella tarda mattinata dopo essere caduto da un ponteggio mentre tinteggiava l’esterno di un’abitazione nel centro di Orani (Nuoro), paese in cui risiedeva.
tratto da (Rainews24)