Questa mattina, presso il TAR di
Firenze, è stato accolto il ricorso presentato dal Comitato di Pisa e Livorno
contro il terminale di rigassificazione offshore di Pisa, ricorso a cui siamo
arrivati per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione ai lavori sia a mare
che a terra sulla base delle seguenti motivazioni: 1) L’autorizzazione di tale
impianto è stata concessa applicando le procedure che riguardano i siti
industriali, ma il mare non è un sito industriale e dobbiamo impedire questa
truffa che rischia di essere un precedente pericoloso! 2) Il terminale di
rigassificazione dovrebbe essere collocato all’interno del Santuario dei
Cetacei, area marina protetta da accordi internazionali e della cui esistenza e
tutela nessuno dei sostenitori del rigassificatore pare essersi posto il
problema. 3) L’iter procedurale del terminal di rigassificazione ha violato di
fatto le normative previste dalla Legge Seveso e dalla Legge Aarhus che
impongono, soprattutto qualora si tratti di impianti ad alto rischio, di
coinvolgere le popolazioni, informandole e consultandosi con queste.
Firenze, è stato accolto il ricorso presentato dal Comitato di Pisa e Livorno
contro il terminale di rigassificazione offshore di Pisa, ricorso a cui siamo
arrivati per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione ai lavori sia a mare
che a terra sulla base delle seguenti motivazioni: 1) L’autorizzazione di tale
impianto è stata concessa applicando le procedure che riguardano i siti
industriali, ma il mare non è un sito industriale e dobbiamo impedire questa
truffa che rischia di essere un precedente pericoloso! 2) Il terminale di
rigassificazione dovrebbe essere collocato all’interno del Santuario dei
Cetacei, area marina protetta da accordi internazionali e della cui esistenza e
tutela nessuno dei sostenitori del rigassificatore pare essersi posto il
problema. 3) L’iter procedurale del terminal di rigassificazione ha violato di
fatto le normative previste dalla Legge Seveso e dalla Legge Aarhus che
impongono, soprattutto qualora si tratti di impianti ad alto rischio, di
coinvolgere le popolazioni, informandole e consultandosi con queste.
Il
Comitato contro il rigassificatore di Livorno e Pisa questa mattina ha tenuto
un presidio presso il TAR di Firenze, da cui attendiamo la sentenza e le sue
motivazioni ufficiali. Il nostro obiettivo era quello di sensibilizzare il TAR
per una sentenza che riaffermi la forza dei diritti dei cittadini, evidenziando
le illegittimità che fino ad oggi hanno caratterizzato il rilascio
dell’autorizzazione. Oltre a questi aspetti abbiamo denunciato l’elevato
rischio che l’impianto produrrebbe anche perché concepito in una zona
classificata dalla legge a elevata concentrazione di "impianti a rischio
diincidente rilevante". Al presidio eravamo in tanti con bandiere e
striscioni, abbiamo diffuso diverse centinaia di volantini di denuncia della
realizzazione di questo impianto altamente pericoloso. Crediamo che la nostra
presenza a Firenze sia stata molto utile perché abbiamo fatto sentire la nostra
voce, perché abbiamo riaffermato la nostra volontà di lottare per un mare
pulito che non diventi un sito industriale, per un’ambiente nel quale i nostri
figli potranno vivere serenamente. Non rinunceremo alla nostra capacità e voglia
di lottare e per questo invitiamo tutti il 4 e 5 luglio a "la festa
dell’altro mondo", Quartiere 3 PONTI, Livorno, la “Festa del nostro
mondo”, a tutela dell’ambiente e della salute.
Comitato contro il rigassificatore di Livorno e Pisa questa mattina ha tenuto
un presidio presso il TAR di Firenze, da cui attendiamo la sentenza e le sue
motivazioni ufficiali. Il nostro obiettivo era quello di sensibilizzare il TAR
per una sentenza che riaffermi la forza dei diritti dei cittadini, evidenziando
le illegittimità che fino ad oggi hanno caratterizzato il rilascio
dell’autorizzazione. Oltre a questi aspetti abbiamo denunciato l’elevato
rischio che l’impianto produrrebbe anche perché concepito in una zona
classificata dalla legge a elevata concentrazione di "impianti a rischio
diincidente rilevante". Al presidio eravamo in tanti con bandiere e
striscioni, abbiamo diffuso diverse centinaia di volantini di denuncia della
realizzazione di questo impianto altamente pericoloso. Crediamo che la nostra
presenza a Firenze sia stata molto utile perché abbiamo fatto sentire la nostra
voce, perché abbiamo riaffermato la nostra volontà di lottare per un mare
pulito che non diventi un sito industriale, per un’ambiente nel quale i nostri
figli potranno vivere serenamente. Non rinunceremo alla nostra capacità e voglia
di lottare e per questo invitiamo tutti il 4 e 5 luglio a "la festa
dell’altro mondo", Quartiere 3 PONTI, Livorno, la “Festa del nostro
mondo”, a tutela dell’ambiente e della salute.
SENZA LA GENTE NON SI DECIDE
NIENTE!
NIENTE!
Comitato contro il rigassificatore offshore di Pisa e Livorno