PARIGI – Mancano all’appello 14 dei detenuti del centro per migranti di Vincennes, alle porte di Parigi, distrutto il 22 Giugno da un
incendio provocato dai reclusi all’indomani della morte per infarto di un
detenuto tunisino. E’ il nuovo bilancio fornito dalla prefettura. I 14
sarebbero fuggiti profittando della confusione dal Cra (acronimo di Centro di
Detenzione Amministrativa, i Cpt francesi). C’erano in tutto 249 persone nel
centro (che ha una capacità di 280 letti). Diciotto sono rimasti intossicati
dal fumo; gli ultimi dieci saranno dimessi in mattinata dall’ospedale. Gli
altri sono stati inviati in diversi Cpt francesi.
Domenica scorsa alle 15.45 due incendi sono scoppiati contemporaneamente in
entrambi gli edifici del centro. I 273 stranieri che vi si trovavano erano
tutti clandestini in attesa d’espulsione. Alcuni avrebbero dato fuoco a
materassi mentre all’esterno si svolgeva una manifestazione di sostegno.
Da mesi, collettivi di sans papiers denunciano le
condizioni di detenzione all’interno del Cpt di Vincennes. Ma il governo non ha
dubbi: l’incendio e i disordini, per il ministro dell’immigrazione e
dell’identità nazionale, Brice Hortefeux, l’amico fraterno di Sarkozy, sono
semplicemente «una delle numerose illustrazioni delle conseguenze drammatiche
dell’immigrazione irregolare». L’Ump, il partito di Sarkozy, accusa
dell’incidente le associazioni di difesa degli immigrati, Resf (rete educazione
senza frontiere) in testa, che al momento in cui l’incendio è divampato stavano
manifestando nelle vicinanze contro l’esistenza stessa del centro. «Non è
tollerabile che dei collettivi tipo il Resf facciano della provocazione vicino
ai cpt con il rischio di mettere in pericolo gli stranieri trattenuti», afferma
l’Ump, che minaccia: «Saranno tratte tutte le conseguenze del caso, anche
giudiziarie», contro il Resf, che «semina disordine, con il rischio di
scatenare rivolte e atti irreparabili».
È dal 2007 che le tensioni sono ricorrenti in questo centro, dopo che, a
gennaio dell’anno scorso, un primo incendio aveva già distrutto un’ala del
fabbricato. In Francia esistono venticinque cpt, compreso Vincennes, oltre a
due altri centri oltremare, in Guyana e a Mayotte. Complessivamente, ci sono
1700 posti. Nel 2007, 35 mila sans papiers sono stati rinchiusi in un cpt, e
tra essi c’erano 242 bambini. La legge francese prevede che dopo 48 ore di
detenzione debba intervenire un giudice delle libertà a convalidare il
provvedimento. I sans papiers arrestati possono rimanere rinchiusi in un cpt
fino a 32 giorni, ma la direttiva «rimpatri», appena approvata dall’Unione
europea, aumenta il periodo di detenzione fino a un anno, che può essere
prolungato a 18 mesi, se il clandestino «non collabora». Hortefeux si è vantato
di aver portato a 30 mila il numero delle espulsioni realizzate in Francia in
un anno. Ci congratuliamo..con i migranti che hanno lottato per buttare giù i muri che la fortezza Europa erige!