PISA – Un nutrito gruppo di antifascisti pisani era presente ieri nel quartiere Sant’Ermete per contrastare una pretestuosa mobilitazione indetta dal gruppo fascista Casa Pound (sorto da poco a Pisa da una costola di Fiamma Tricolore) sul problema della casa e degli sfratti. Durante la mobilitazione gli antifascisti, sotto uno striscione che recitava "Sì al diritto alla casa, no al fascismo", hanno passato al setaccio tutto il quartiere senza trovare traccia dei novelli paladini degli sfrattati, mantenendo comunque il presidio per più di un’ora, distribuendo un volantino e instaurando un dialogo con alcuni abitanti della zona. I manifestanti hanno così espresso chiaramente le loro posizioni: diritto alla casa per tutti, solidarietà alle occupazioni, necessità di contrastare le speculazioni immobiliari e, nello stesso tempo, opposizione totale a qualsiasi azione dei fascisti, che da una parte strumentalizzano i bisogni della gente per acquisire consenso e, forti delle campagne stampa e dal battage dei media, ne risvegliano paure e istinti xenofobi; dall’altra sono strettamente collusi allo stesso sistema di potere che crea disagio e disuguaglianza.
L’attenzione si sposta ora al 30 giugno, data in cui i fascisti di Casa Pound avrebbero convocato, secondo lo stesso avviso in rete che indiceva la mobilitazione fasulla di ieri, una nuova presenza "in piazza", cogliendo il pretesto dello sfratto di una coppia di occupanti vicini alle loro posizioni.