Il giorno dopo la liberazione di
Ingrid Betancourt è dedicato ai ringraziamenti, alle parole di soddisfazione.
Ma svanito l’eco dei festeggiamenti, la Colombia dovrà ripartire dagli scandali
che stanno colpendo il presidente Uribe. L’operazione "Scacco" che ha ingannato
i guerriglieri è arrivata nel periodo migliore per i molteplici fronti aperti
contro il presidente colombiano, inseguito dalla Corte costituzionale e dai
processi con accuse di corruzione e legami con i paramilitari legati al
narcotraffico.
L’operazione Jaque è
stato un ingegnoso piano di intelligence che non sfigurerebbe in un film
hollywoodiano. Attraverso alcuni infiltrati nella guerriglia, l’esercito è
riuscito a far credere ai guerriglieri incaricati della custodia dei
sequestrati che Alfonso Cano, nuovo capo delle Farc, voleva riunire tutti i
prigionieri nel suo accampamento per poi realizzare uno scambio umanitario con
il governo. Un gruppo di militari camuffati da guerriglieri è quindi arrivato
con un elicottero per trasportare i sequestrati e i due comandanti
dell’accampamento: Cesar e Enrique Gafas. Una volta nell’elicottero i militari
hanno disarmato e immobilizzato i guerriglieri, come la stessa Ingrid ha
raccontato.
Ovviamente si rafforza
ulteriormente la figura del presidente che si lancia con piena forza verso un
terzo mandato. Il clamore mediatico della liberazione di Ingrid farà passare
probabilmente in secondo piano scandali e problemi legali del presidente. Le
Farc ricevono invece l’ennesimo duro colpo e cominciano la gestione di Alfonso
Cano raggirati come principianti.
Questo conferma una crisi nella
logistica del gruppo guerrigliero più antico e grande del mondo. I sequestrati
liberati ieri erano stati catturati 10, 8 o 6 anni fa, quando la situazione era
ben differente e la guerriglia stava inanellando una serie impressionante
di vittorie militari. Oggi il gruppo rivoluzionario pare in ritirata di fronte
ad una offensiva senza precedenti dello stato. Non ci sono dubbi che una
operazione come la Jaque è stata possibile solo grazie ad una
meticolosa operazione di infiltrazione nel gruppo guerrigliero e grazie al
fatto che la guerriglia non ha più fiducia nei suoi mezzi di comunicazione e si
affida di nuovo ai corrieri umani.