martedì prossimo (8-9 settembre) per parlare con Napolitano e con
Berlusconi di Georgia, Iraq, Iran e Afghanistan, e per cercare un
maggiore sostegno da parte del governo italiano. E mentre a Vicenza si
tiene il No Dal Molin Festival, va da sé che anche la questione della
nuova base sarà in agenda.
l’ultima volta nel gennaio del 2004, servirebbe tra l’altro a preparare
il viaggio di Berlusconi a Washington, che avverrebbe proprio qualche
giorno prima delle elezioni del 4 novembre per la Casa Bianca e sarebbe
per il presidente del Consiglio l’occasione per congedarsi da George W.
Bush.
in Azerbaigian, Georgia e Ucraina, paesi di grande rilevanza
strategica. Dai terminali di Baku infatti, partono le due pipeline che
passando per la Georgia (saltando la Russia), avviano verso la Turchia
e i mercati occidentali gas e greggio dell’area caspica. I due
impianti, rispettivamente l’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan (Btc) e il
gasdotto Baku-Tbilisi – Erzerum (Bte), sono stati fortemente voluti da
Washington, per ridurre l’influenza economica e politica di Mosca nelle
aree ex-sovietiche degli idrocarburi.
Da ricordare che Cheney, prima che vicepresidente era un eminente
petroliere americano, tra i massimi responsabili della guerra in Iraq.
Mercoledì ha incontrato a Baku, ancora prima di conferire con il
presidente azero Ilham Aliev, i top manager delle compagnie petrolifere
più impegnate nell’area caucasico–caspica: Bp e Chevron.
Il vicepresidente Usa, mercoledì sera era a Kiev, per discutere della
crisi in Georgia con i leader dell’Ucraina, un paese profondamente
diviso sull’ingresso nella Nato e alle prese con una crisi di governo.
Cheney è atterrato a nella capitale Ucraina al termine di un tour negli
stati del Caucaso del sud e del Mar Nero, per portare il sostegno di
Washington agli alleati americani dopo la guerra di cinque giorni tra
Russia e Georgia.
Tra i colloqui chiave di questo viaggio quelli con i leaders di Georgia
e Azerbaigian, due paesi chiave del corridoio energetico che esclude la
Russia e da cui passa l’1% della produzione giornaliera mondiale di
greggio.
Nel primo pomeriggio di ieri il vicepresidente Usa è atterato sul lago
di Como per intervenire alla 34esima edizione Workshop Ambrosetti,
nelle sale di Villa d’Este a Cernobbio dove il ghota della politica e
della finanza mondiale discutono per tre giorni sulle sfide e gli
scenari del mondo.
Contro il principale architetto delle politiche criminali
dell´amministrazione Bush, della guerra permanente alle detenzioni
illegali e alla tortura, gli Statunitensi per la pace e la giustizia di
Roma organizzano un sit-in a Piazza di San Marco, lunedì, 8 settembre
dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Insceneranno una rappresentazione di Cheney in catene per i suoi crimini
di Guerra, per dare a Cheney "l´accoglienza" che merita, per dire no
alle poltiche di guerra e intimidazione, e per denunciare il sostegno a
queste politiche da parte del governo italiano.
Per informazioni: Eugene Rizzo Cell: 340 4051084 info@peaceandjustice.it